Osteria disturba i residenti: condannato

Mercoledì 23 Aprile 2014
A dispetto delle proteste dei residenti, continuò per alcuni mesi - dal novembre del 2011 al giugno del 2012 - ad organizzare concerti di musica fino a tarda ora all'interno del suo locale, l'osteria Ae Do Porte di Castello. Ora, a distanza di un paio di anni dai fatti finiti sotto accusa è arrivata la sentenza di condanna penale: il giudice Gualtieri ha inflitto ieri trecento euro di ammenda ad Emilio Farinon, 58 anni, ritenendolo responsabile del reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone. Al processo si è costituito parte civile il Comune di Venezia, patrocinato dall'avvocato Fabio Niero, e il giudice ha condannato l'imputato a risarcire l'amministrazione per i danni subiti. Il risarcimento dovrà essere quantificato in un'apposita causa civile. Farinon non si è presentato al processo ed è stato dichiarato irreperibile. Il suo difensore, l'avvocato Roberto Baglioni, ha cercato di dimostrare che il disburbo non era provato in quanto non è stata effettuata alcuna perizia sul livello del rumore. Nel corso del dibattimento, però, tutti i testimoni sfilati davanti al giudice hanno parlato di una situazione insopportabile: la musica proseguiva ad alto volume anche fino alle 2-3 del mattino. Ma non solo: gli schiamazzi, all'interno e all'esterno del locale, non consentivano ai residenti di prendere sonno.
L'inchiesta fu avviata proprio sulla base della denuncia di alcuni vicini e nel giugno del 2012 il locale finì sotto seqeustro. Farinon è molto conisciuto in città: soprannominato lo Svizzero (suo Paese di origine) ha gestito a lungo l'osteria Al Remer, il locale che si affaccia sull'omonimo campiello a Cannaregio.
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