Il terremoto scuote il Veneziano

Mercoledì 23 Aprile 2014
Il terremoto scuote il Veneziano
È stata avvertita anche nel Veneziano, e in modo particolare nel Veneto orientale, la scossa di terremoto che si è verificata ieri mattina alle 10.58 in Slovenia, con epicentro a Knezak, a poco più di un centinaio di chilometri dal confine regionale.
La scossa ha avuto una magnitudo di 4.6 sulla scala Richter. Decine di persone hanno telefonato ai centralini dei vigili del fuoco e delle forze di Polizia, soprattutto nel Veneto orientale.
«Ho avvertito distintamente la scossa - è la testimonianza del dottor Andrea Vignaduzzo, presidente delle Acque del Basso Livenza - per per una decina di secondi ha tremato tutto. Abbiamo fatto le nostre verifiche, ma fortunatamente non sono stati registrati danni». Nessuna conseguenze nemmeno per le persone.
In molti hanno avvertito quel tremolio, soprattutto ai piani più alti. Qualcuno, preso dalla paura è anche sceso in strada, dove tuttavia la situazione era ben più calma. Intanto c'è stato un via vai di telefonate, anche per sincerarsi delle condizioni di parenti e amici. In poco tempo si è così appreso che l'epicentro era stato localizzato ad un centinaio di chilometri. Anche dalla Slovenia sono poi arrivate notizie confortanti, con la scossa che era stata anticipata da un forte boato. La scuola elementare di Znezak è stata evacuata, con i bambini che sono stati fatti uscire nel giardino. Nel Veneto orientale, tutto si è invece svolto regolarmente.
Secondo gli esperti, la profondità del sommovimento è stata tale da impedire che in superficie si verificassero situazioni gravi. Un'altra scossa di minore entità (magnitudo 2.4) è stata poi registrata nella stessa zona alle 11.22. In questo caso il sommovimento è stato avvertito solo in prossimità dell'epicentro.
Anche a Venezia la scossa è stata avvertita in modo abbastanza netto soprattutto ai piani alti, in diversi palazzi storici e anche in alcune zone del Lido.
Alla Polizia municipale di piazzale Roma, però, assicurano che non sono giunte telefonate di persone allarmate e che non ci segnalano problemi particolari tra calli e campielli.
Sono in tutto una decina le telefonate fatte dai residenti al centralino dei pompieri di Mestre (un paio da parte di cittadini del centro storico, il resto da abitanti della terraferma mestrina).
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