Il Governo: «Crociere in Marittima»

Venerdì 18 Aprile 2014
Le compagnie di crociera si adeguano volontariamente al decreto della Capitaneria di Porto sospeso dal Tar, ridurranno da subito il transito in Bacino alle navi di stazza superiore alle 40mila tonnellate e ad eviteranno il passaggio di quelle sopra le 96mila, come aveva anticipato il presidente del Porto, Paolo Costa, al Gazzettino nelle settimane scorse. Inoltre una riunione convocata dalla presidenza del Consiglio dei ministri per la fine della settimana prossima dovrebbe approdare alla decisione definitiva per trovare «il percorso alternativo per raggiungere la Marittima e dare piena attuazione alla legge Passera Clini».
Sono i due elementi determinanti riportati da un comunicato congiunto a conclusione del vertice tra i ministri Maurizio Lupi (Infrastrutture), Gian Luca Galletti (Ambiente) e il sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni. Emerge subito l'elemento chiave: il percorso alternativo - scrivono i ministri - dovrà raggiungere la Marittima. La destinazione finale non viene cambiata e questa appare una implicita scrematura di tutti i progetti che non arrivano in Marittima. Ovvero di tutti tranne tre: lo scavo del Contorta Sant'Angelo, da sempre caldeggiato da Autorità portuale, la tangenziale retro Giudecca targata Zanetti e destinazione di ripiego del progetto di Roberto D'Agostino, che pur pensando a Marghera come stazione privilegiata, avrebbe mantenuto anche qualcosa in Marittima.
Le compagnie di navigazione alla fine di questa stagione non faranno più passare navi sopra le 96mila tonnellate. Anche perchè ormai è già in corso la programmazione 2015 e si doveva tener presenti i vincoli della peggiore delle ipotesi (per gli armatori) delle ipotesi. Le compagnie si impegneranno anche a impiegare carburanti con tenore di zolfo non superiore allo 0.1 per cento in fase di entrata e stazionamento. Del resto la normativa europea prevede che dal 2020 non possa essere superiore allo 0.5. E se da un lato il ministro all'Ambiente Galletti ha chiesto che si eviti di far transitare navi "vecchie" oltre i 25 anni, il ministro Lupi, accogliendo favorevolmente la disponibilità delle compagnie di crociera, dichiara che «il fattore tempo è decisivo. Dobbiamo assumerci come governo la responsabilità di una soluzione definitiva», mentre il sottosegretario Borletti Buitoni ha preso positivamente atto della decisione degli armatori.
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