Grandi navi, polemiche sulla procedura del Contorta

Venerdì 19 Settembre 2014
Grandi navi, sarà una gara a due, in commissione nazionale di valutazione di impatto ambientale. Uno dei contendenti è il progetto di "Adeguamento della via acquea di accesso alla Stazione Marittima di Venezia", cioè lo scavo del canale Contorta Sant'Angelo di autorità portuale. L'altro pretendente è il terminal "Venice Cruise 2.0" della Duferco sviluppo srl e dalla Dp Consulting, dove Dp sta per Cesare De Piccoli, che ipotizza una struttura galleggiante fuori dalla bocca di porto del Lido, esterna anche alle paratoie del Mose.
Nel sito del Ministero dell'Ambiente il progetto del Porto è già inquadrato nella Legge obiettivo, il Venice Cruise invece è ancora alla fase del controllo dei documenti. Il primo seguirà una procedura di valutazione più snella dell'iter ordinario, con 30 giorni per presentare le osservazioni, scadenza il 17 ottobre.
Il senatore Felice Casson parla però di «forzatura per eludere il confronto pubblico, con uno scavo in violazione delle leggi speciali di tutela della laguna». Caustico anche l'ex viceministro Cesare De Piccoli. «Non sarà una gara ad armi pari - protesta l'ex parlamentare - perchè il mio progetto, pagato con fondi privati e non pubblici, che pur si presenta come innovativo e di lungo periodo, sarà probabilmente sottoposto a valutazione secondo la procedura ordinaria». E qui entrano in gioco le interpretazioni e i successivi chiarimenti. Il Cipe, il 1° agosto scorso, aveva licenziato un piano triennale delle opere giudicate strategiche su istanza della Regione Veneto in cui si fa riferimento non tanto al canale Contorta nello specifico, ma a "interventi per la sicurezza nei traffici delle grandi navi nella laguna di Venezia". Solo la settimana successiva, l'8 agosto, il Comitatone aveva scelto il Contorta. Un'etichetta, quella degli "interventi per la sicurezza dei traffici", frutto di un'accesa discussione nella conferenza unificata Stato Regione nell'aprile scorso, quando il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi, incalzato dal sindaco Giorgio Orsoni, aveva escluso che il progetto del Contorta fosse stato inserito in Legge obiettivo. E Orsoni confortato anche dalla posizione dell'assessore regionale Roberto Ciambetti, aveva chiesto di mettere a verbale che la dizione "canale Contorta" fosse stralciata o riformulata in modo da non far riferimento a quell'opera.
LA PETIZIONE DEL FAI - Nel frattempo la delegazione di Venezia del Fai, Fondo per l'Ambiente, ha promosso una petizione nell'ambito del 7° censimento "I luoghi del cuore": vengono invitati a firmare coloro che hanno a cuore la salvaguardia del canale della Giudecca, indicato come "simbolo della necessità di impedire il passaggio delle grandi navi in tutta la laguna che deve essere rispettata nella sua integrità e quindi preservata da ogni nuovo fenomeno che rompa il suo delicato equilibrio compresi nuovi scavi di canali". Le firme (cittadini italiani e stranieri maggiorenni) possono essere apposte “online” nel link: http://iluoghidelcuore.it/luoghi/venezia/venezia/canale-della-giudecca/80675 oppure presso il Negozio Olivetti (piazza San Marco 101).

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