Fondazione Pellicani: un appello al Parlamento sul patto di stabilità

Giovedì 18 Dicembre 2014
(p.n.d.) E mentre sul sito internet del Comune appaiono tutti i dettagli del bando di gara per la vendita di villa Heriot che andrà a scadenza il 29 dicembre prossimo, divampano le polemiche e le prese di posizione sulla vertenza del bilancio e del rischio sforamento del patto di stabilità. E sui rischi di questo "passaggio" è scesa in campo ieri la Fondazione Pellicani che ha annunciato per oggi, a Mestre, una conferenza stampa, nella quale verrà presentato un appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; al Governo, al Parlamento e alle forze politiche sottoscritte delle forze sociali della città (sindacati e categorie economiche) affinchè si provi, in una fase di grande emergenza, ad avviare una iniziativa a favore della città.
Sulla vicenda è intervenuto anche Emanuele Rosteghin, segretario comunale Pd: «In queste ore sta terminando la discussione in tema di Legge di stabilità come Pd di Venezia ribadiamo con forza la necessità di riconoscere il principio di equità per il Comune. É evidente che se anche il commissario ha dovuto affrontare un taglio di spesa corrente di 47 milioni e fa difficoltà a rispettare il patto di stabilità significa che il problema non ha nulla a che vedere con la gestione».
E anche Deborah Onisto (Forza Italia) sottolinea: «Venezia ha entrate per un miliardo di euro, grazie anche ad una tassazione sui cittadini tra le più alte d'Italia ma ha anche indicatori di efficienza (costi dei servizi) tra i peggiori. Attaccarsi all'áncora di salvataggio di un ennesimo emendamento salva Venezia, lo abbiamo sperimentato, é inutile ed ingiusto. Ci vuole il coraggio delle rinunce, quello che le famiglie veneziane si inventano ogni giorno».
Marta Locatelli, ex consigliere comunale Ncd, sottolinea: «Venezia ha urgente bisogno di una nuova classe dirigente, un nuovo consiglio comunale e una nuova giunta! É urgente andare subito alle elezioni non perdere nemmeno un giorno. Zappalorto che vada a casa subito, nemmeno un Commissario Straordinario nominato dal Governo ha il coraggio, la determinazione e la voglia di cambiare il sistema e di trovare le risorse esistenti per salvare il bilancio del Comune di Venezia».
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