Dal Contorta al piano portuale Le cinque "sfide" dello scalo

Venerdì 28 Novembre 2014
Ecco le principali decisioni che Costa, nella lettera alle categorie, indica come decisive per i prossimi sei mesi per il futuro del Porto.
1 CONTORTA - «Il completamento della procedura di valutazione di impatto ambientale dell'adeguamento del Canale Contorta Sant'Angelo - scive - e, augurabilmente l'avvio della sua realizzazione (le alternative di ricollocazione della stazione marittima passeggeri alla bocca di Lido o a Marghera si stanno rivelando ad una attenta valutazione tecnico funzionale con le altre istituzioni che operano in porto, sempre più impraticabili (Lido) o perseguibili (Marghera) solo in un contesto di lungo periodo che allenti l'uso del canale Malamocco - Marghera per il traffico petrolifero, commerciale e industriale).
2 LA CONCA - Interventi alla conca di navigazione di Malamocco per metterla in grado di garantire il passaggio di tutte le navi che possono/vogliono sfruttare il limite dei 12 metri di pescaggio garantiti in questi anni dagli ingenti investimenti effettuati dall'Autorità Portuale e dal “patto ambientale” con il quale il Porto ha rinunciato ad approfondire ulteriormente i canali interni lagunari;
3 OFFSHORE - La sottoposizione al Cipe per l'approvazione del progetto di sviluppo portuale offshore-onshore che restituisca al porto di Venezia l'accessibilità nautica sacrificata sull'altare della salvaguardia della città con la riduzione dei fondali conseguenti alla installazione, già avvenuta, del sistema di paratie mobili del Mose.
4 PIANO PORTUALE - La definizione entro tre mesi del piano della portualità e della logistica prevista dall'articolo 29 del decreto legge “Sblocca Italia” nel cui ambito dovrà trovare un assetto strategico anche un equilibrato rapporto cooperativo/competitivo tra i porti dell'alto Adriatico che vogliano sfruttare l'apertura di credito delle istituzioni europee per l'alimentazione da sud dei mercati europei centro orientali.
5 PIANO NAZIONALE - La definizione entro due mesi delle priorità di investimento portuale a scala nazionale dalla quale dipende una cronologia intelligente di investimenti che consenta a Venezia e all'alto Adriatico di sfruttare il proprio potenziale portuale, logistico e di collocazione geografica internazionale.

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