Case Ater al Lido, l'isola dei furbi

Venerdì 25 Luglio 2014
Fino a qualche settimana fa era relativamente facile: bastava una sufficiente dose di spudoratezza per abbattere la porta di un appartamento sfitto dell'Ater dopo essersi accertati che nessuno potesse rivendicarne la titolarità, richiedere al Comune la residenza e dotarsi di tutti gli allacciamenti. Costo dell'operazione: quello per risistemare la serratura della porta al termine del trasloco e forse di una dipintura delle pareti, con rischio azzerato di conseguenze se con minorenni a carico. Così l'abusivo si trasformava seduta stante in un caso sociale finendo di rompersi l'anima con affitti e tasse.
E così è capitato che al Lido, almeno una decina di appartamenti sfitti siano stati occupati da altrettante famiglie, tra lo stupore e l'indignazione degli altri inquilini Ater che magari hanno dovuto attendere anni per ottenere l'assegnazione tramite regolare graduatoria, o ancor peggio per chi l'appartamento ex Ater l'ha acquistato dagli eredi a prezzo di mercato. E che in più si è fatto il mutuo e ora deve pagare anche la Tasi, al Lido particolarmente salata.
Una situazione nota all'Ater - come conferma Giampaolo Zane, per il momento unico indagato nella vicenda delle mazzette per le assegnazioni "irregolari" - ma contro la quale nessuno muove un dito. E a queste persone non c'è neanche modo di stipulare un contratto di affitto, perchè si tratta di "abusivi" che dovrebbero addirittura essere espulsi dalle graduatorie se presenti, avendo commesso un illecito, così gli "ospiti" diventano ospiti della collettività a tutti gli effetti e a tempo indeterminato.
Ma se questo è un caso relativamente recente, negli anni all'Ater ne hanno viste di tutti i colori.
È capitato che un signore a Castello abbia chiamato i pompieri asserendo di aver dimenticato le chiavi, ma quando i vigili del fuoco hanno buttato giù la porta blindata si sono accorti che all'interno non c'era neanche un mobile.
Ma a fianco di uno che viene bloccato molti altri riescono a farla franca. C'è chi affitta per l'estate l'appartamento ai turisti. Magari paga un canone sociale mensile di 100 euro, ma ne prende 1500 in ciascun mese "di pregio" e così si paga una vacanza e la capanna in spiaggia. Anche questo sanno e confermano all'Ater. E sanno anche che c'è chi per la mostra del Cinema emigra dai parenti o va in ferie. In fondo si tratta di una quindicina di giorni. E con il ricavato è a posto con l'affitto di un paio di anni. Ma proprio perchè il periodo è limitato è arduo contrastare il fenomeno.
Ora sarà più difficile ottenere gli allacciamenti, perchè in base alla nuova normativa per richiedere la residenza in un appartamento è necessario dimostrare di avere un titolo per abitarvi. Ma finora non era così. Ma come fanno gli aspiranti abusivi a sapere quali appartamenti occupare e come muoversi? «Il gruppo dell'Agenzia della Casa è sempre attivo - ricorda Zane - che comunque qualche informazione deve filtrare dall'interno dell'Ater. Di case sfitte in tutto il territorio in questo momento ce ne sono circa 1300. Almeno 250 di queste sono appartamenti che si potrebbero affittare a canone semilibero».
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