Bellati allontana la Lega Nord «Niente partiti, solo civiche»

Venerdì 30 Gennaio 2015
«Io non sarò mai il candidato della Lega o di un altro partito».
Gian Angelo Bellati ha scoperto dai quotidiani di essere oggetto di un sondaggio telefonico e vuole mettere subito le cose in chiaro. Il suo nome è nella rosa proposta dalla Lega Nord provinciale che mercoledì sera, a Mestre, ha incontrato il segretario nazionale Flavio Tosi per scegliere, tra i nomi proposti dai militanti, a chi affidare la corsa a sindaco di Venezia. Dall'incontro sono usciti tre nomi: il suo, quello dell'imprenditore milanese Mattia Malgara e di Renato Boraso (che non è scelto dai militanti ma si è autoproposto). Poi la proposta: commissionare a un'agenzia un sondaggio telefonico a campione tra i veneziani.
Il segretario generale di Unindustria Veneto però vuole chiarire: «Non sarò un candidato di un partito, non ci tengo - spiega Bellati - Non sapevo del sondaggio e non è una mia volontà mettermi in competizione. Mi fa piacere che un partito importante tenga conto del mio eventuale impegno civico. Io però da almeno dieci anni mi occupo di liste civiche e voglio continuare a seguire questo percorso».
La sua è una presa di posizione "formale" che non esclude la possibilità di un'alleanza: «Se poi le realtà civiche sceglieranno un candidato che avrà l'appoggio dei partiti, fare sintesi potrebbe diventare una soluzione interessante. La cosa su cui vogliamo impegnarci è la costruzione di una buona coalizione e un'alternativa al centrosinistra. L'obiettivo è arrivare alle elezioni con due ottimi candidati, da una parte e dall'altra».
Bellati è nato a Venezia 53 anni fa ed è stato nominato direttore di Unioncamere Veneto nel 2003. In passato, dopo la laurea in economia e commercio, ha lavorato anche alla Commissione Europea e al Parlamento Europeo. Ha ricoperto diversi incarichi, tra i quali quello di responsabile dell'Eurosportello veneto e dell'agenzia di promozione della ricerca europea. L'economista, su cui il Carroccio potrebbe puntare, ha iniziato l'attività dieci anni fa nella lista di Augusto Salvadori e non è mai entrato in un partito politico. Ma piace molto anche nel centrodestra e da un paio di mesi il suo nome circola tra quelli dei candidati che potrebbero ricompattare l'area. «Come civiche il tentativo è già iniziato - conclude Bellati - Ci stiamo annusando e conoscendo, per cercare di capire se abbiamo un programma in comune. Io però non sono nemmeno il candidato di queste liste, mi limito a portare avanti la mia attività e le battaglie per lo statuto speciale di Venezia». Bellati potrebbe conquistare anche l'appoggio dei comitati separatisti: «Sono a favore del referendum - conclude -. Non prendo posizione sulla divisione ma credo che la gente abbia il diritto di esprimersi, e che dovrebbe farlo prima delle elezioni».
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