Avarie e traffico, Canal Grande a rischio

Venerdì 30 Gennaio 2015
Ancora una volta il tratto di Canal Grande davanti al Ponte di Rialto. Ancora una volta, tragedia sfiorata anche se alla mente torna prepotentemente l'episodio della collisione tra un vaporetto Actv e una gondola nel quale perse la vita il turista tedesco Joachim Vogel. E ieri attorno alle 13.20, un nuovo scontro tra imbarcazioni. Questa volta è toccato al vaporetto della linea 2 barrato numero 47 che, per cause in corso di accertamento, è "scivolato" trasportato dalle onde verso un altro battello della linea 2, il numero 82, fermo all'imbarcadero di riva del Carbon. L'urto, secondo una prima ricostruzione, pare sia dovuto ad un guasto elettronico che ha tolto alimentazione elettrica al motore. Nella collisione due persone sono state ferite leggermente e una di esse, un anziano, ha chiesto di essere trasferita al Civile per accertamenti. L'uomo è stato dimesso con una prognosi lieve nel tardo pomeriggio.
Questo episodio ripropone ancora una volta il delicato equilibrio del traffico acqueo in Canal Grande e in particolar modo nell'area di Rialto. «É un incidente che non è stato dovuto alla scarsa manutenzione - mette subito le mani avanti l'amministratore delegato di Avm, Giovanni Seno - É come quando sei in macchina e ti salta improvvisamente ti si rompe un "fusibile". Il risultato è che devi risolvere il guaio che ti è capitato improvvisamente. E qui è quello che è stato fatto. Chiunque parli di scarsa manutenzione sbaglia. Quest'azienda sta investendo molto, anche di più di quello che faceva in passato sui propri mezzi. Peraltro, tanto per chiarirci fino in fondo. Il vaporetto che ha avuto il guasto non è "vecchio", ma è stato realizzato nel 2011. Quindi, nessuna vetustà. Insomma, incidente più unico che raro». Ma c'è un'altra questione aperta, quella dell'«intasamento» del Canal Grande tra gondole, mezzi pubblici e barche da trasporto. «Qui occorrono scelte precise - sottolinea ancora Seno - E soprattutto serve scegliere se strategicamente è fondamentale puntare su un "servizio di frequenza" magari anche con barche più piccole, ma che transitano in Canal Grande più spesso oppure puntare su un "servizio di capacità", quindi barche più grandi, ma che non necessariamente devono o possono passare in Canal Grande. E' una scelta che spetta al Comune». Intanto emergono le testimonianze. «Il pilota è stato bravo, bisogna dargliene atto». Questo il primo commento dopo l'incidente di ieri pomeriggio a Rialto da parte di una passante che ha assistito la scena. «Quando ho sentito il clacson del battello in arrivo - spiega Fabio, portabagagli della zona - ho pensato ai soliti turisti che si sporgono dal bordo del pontile per scattarsi le fotografie e i selfie panoramici. Ero già pronto a urlar loro di spostarsi, come faccio spesso, quando mi sono accorto che nessun turista si stava sporgendo e il battello non riusciva a fermarsi». Terminata la confusione, con il mezzo ammaccato che riprende il servizio e quello guasto che affiancato viene condotto in cantiere, riprende la coda al pontile della Linea 2. «L'anziano che è caduto si trovava a poppa - spiega Luca Vianello, un veneziano che ha assistito alla scena - è stato fatto sedere per sicurezza fino all'arrivo dell'idroambulanza ma era cosciente. Ho sentito che nell'altro mezzo una donna ha preso una botta alla schiena per il contraccolpo, ma niente di grave e ha preferito tornare a casa».

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