«Documenti inadeguati, non ferma il degrado morfologico della laguna»

Sabato 25 Ottobre 2014
La relazione di Luigi D'Alpaos, Andrea Delfina e Stefano Lanzoni, docenti di Idraulica a Padova, non lascia spazio a equivoci, bocciando senza appello i documenti scientifici che accompagnano il progetto del Contorta. «I documenti di carattere dinamico e morfodinamico - si legge nelle conclusioni - sono da considerare del tutto inadeguati e non consentono di esprimere valutazioni positive sull'ammissibilità dell'intervento. Tanto meno sulla sua auspicabilità e sulla pretesa di catalogarlo addirittura come un primo passo verso una mitigazione dell'attuale degrado morfologico in cui versa la laguna».
Le critiche partono dalla definizione dei marginamenti del canale, definiti velme ma previsti a una quota che non rappresenta né velme né barene con "una instabilità che le porta ad essere rapidamente distrutte e a scomparire". Il modello morfologico adottato è considerato inadeguato sotto molti aspetti, tanto che in più passaggi si dice che in questo caso "è la laguna che deve, suo malgrado, adattarsi al modello e non il contrario, come dovrebbe essere". Persino le dimensioni e la composizione dei sedimenti considerate nel modello non corrisponderebbero a quelli riscontrati nella realtà e ricavabili dall'Atlante della laguna.

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