Salvi (per ora) 30 portantini

Martedì 29 Luglio 2014
UDINE - L'appalto per il servizio di portantinaggio all'ospedale Santa Maria della Misericordia è stato aggiudicato alla Dussmann Service della provincia di Bergamo. La cifra per la fornitura del servizio, si aggirerebbe attorno ai due milioni di euro all'anno e l'accordo ha validità quadriennale. Ma evidentemente, visto il periodo in cui i tagli della spesa pubblica sono pane quotidiano, la ditta si è aggiudicata l'appalto ma dovendo rivedere il numero di ore lavorate, ovviamente orientato al ribasso. E così sono emersi degli esuberi: una trentina di portantini in servizio fra le corsie dell'ospedale del capoluogo friulano. Al momento però, la situazione pare non destinata a precipitare, grazie ad una mediazione sindacale.
I lavoratori, trenta su novanta, sono in salvo almeno fino all'11 settembre. Il salvataggio, seppur momentaneo, è stato ottenuto grazie ad una proroga richiesta dal sindacato in attesa di nuovi e imminenti incontri con la ditta bergamasca Dussmann Service. Una prospettiva non positiva che era maturata dopo che la stessa ditta ha vinto l'appalto con l'azienda Santa Maria della Misericordia. I vertici della Dussmann hanno quindi avanzato la richiesta di equilibrare i contratti individuali diminuendo le ore lavorate ricevendo il "niet" dal sindacato che invece, come conferma il sindacalista della Cisl Fisascat Athos di Stefano, ha proposto dei contratti di solidarietà.
Di Stefano punta, assieme ai suoi colleghi, ad arrivare ad una soluzione prima dell'11 settembre cercando di scongiurare gli esuberi e quindi i licenziamenti. I portantini rendono un servizio sulle 24 ore e si occupano dei trasferimenti dei pazienti nei vari reparti degli ospedali per accertamenti diagnostici o ricoveri. Un lavoro la cui remunerazione non è pesante, si aggira attorno ai 1.230 euro lordi per chi ha un'anzianità di quattro anni. Una cifra alla quale vanno tolte le tasse, che portano i dipendenti a guadagnare attorno ai 930 euro. Ora l'attività continuerà regolarmente in attesa dei nuovi accordi che verranno stabiliti fra azienda e sindacati che non puntano a strappi, ma ad un accordo bonario.
Daniele Paroni