L'amministratore Sotto assedio aspettando le denunce

Giovedì 2 Ottobre 2014
TREVISO - (P. Cal.) Praticamente sotto assedio. Lo cercano amici, giornalisti, creditori: Roberto Artuso è costantemente sotto pressione anche se continua a restare in casa badando all'orto e ai suoi animali da cortile. A fagli da scudo l'avvocato Rossella Martin che, in queste ore, sta studiando una possibile difesa. Non sono ancora arrivate denunce, solo tante minacce di trascinare l'amministratore in tribunale. Ma la situazione non è ben chiara. Per prima cosa nessuno sa ancora a quanto ammonti, complessivamente, il buco lasciato da Artuso. Ognuno dice la sua: chi calcola in centomila euro il debito accumulato in via Ronchese, chi tratteggia una voragine di almeno trecentomila euro complessivi. Chi parla di quattrocentomila. Di certo, almeno per il momento, c'è una cosa: Artuso pare non avere niente. Se ne sta rendendo conto anche l'Ater che ieri ha discusso del caso Artuso in un cda estemporaneo. Sul tavolo sono finite varie proposte, tra cui quella del vice presidente Pierantonio Fanton che vorrebbe coprire almeno parte dei conti scoperti al posto dei condòmini più in difficoltà. Strada difficilmente percorribile senza mettere in serio pericolo le casse della società pubblica. Si è anche parlato del tipo di azione legale da intraprendere: l'intenzione è quella di non procedere sul piano civile. I componenti del cda ritengono altamente improbabile riuscire a rientrare dei soldi spariti. Prende invece sempre più corpo l'ipotesi di una causa penale. Intanto Artuso continua a ribadire di non aver mai preso un solo euro per se o per la sua famiglia, ma di aver utilizzati solo per pagare altri conti. Nella prossime ore se ne saprà di più.

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