Anche Treviso e Vittorio si "arruolano" su Facebook

Giovedì 20 Novembre 2014
TREVISO - Dilagano le ronde via Facebook. Sono sempre di più i paesi che seguono il modello lanciato da Pieve di Soligo. Qui Alberto Villanova, assessore provinciale e segretario locale della Lega, ha messo in piedi la pagina "Sorvegliamo Pieve H24". E i cloni sono spuntati come funghi. Nel giro di un giorno il social network ha visto la nascita di almeno 18 pagine simili dedicate ad altrettanti comuni: oltre a Pieve, ci sono Treviso, Zero Branco, Ponzano, Povegliano, Susegana, Preganziol, Sernaglia, Valdobbiadene, Conegliano, Vittorio Veneto, Farra, Ponte di Piave, Vedelago, Resana e Nervesa. E pure Montaner, piccola frazione di Sarmede che in pochi minuti ha raccolto oltre 40 adesioni, oltre a Postioma di Paese. Il conto complessivo degli utenti ha già superato quota 2.500. Ed è destinato a salire ancora. L'obiettivo è sempre lo stesso: condividere in tempo reale con i propri concittadini qualsiasi segnalazione relativa a tentativi di furto e a movimenti sospetti per mantenere alta l'allerta. «Pagina per la sicurezza -si legge in tutti i gruppi- segnala indicando ora e via se subisci un furto, se qualcuno tenta di entrarti in casa, se vedi movimenti sospetti o se qualche falso operatore di acqua-luce-gas cerca di truffarti. La tua segnalazione potrebbe evitare ai tuoi concittadini di finire vittime di questi banditi. Aiutiamoci». Il social network più popolato del pianeta consente di condividere di tutto: frasi, fotografie e video. Ormai la proliferazione dei gruppi è inarrestabile. Pieve, capostipite, conta già oltre mille utenti. «Non siamo forze dell'ordine -specificano gli amministratori della pagina di Treviso- serve solo per informare». E le segnalazioni non mancano. Ovviamente soprattutto nei gruppi creati da qualche giorno. «Segnalato furto in serata in via Chisini. Il 112 è stato chiamato -è l'ultimo messaggio lasciato in quello di Pieve- Vista anche gente sospetta sotto la pioggia lunedì a piedi a mezzanotte». I sindaci non applaudono troppo l'iniziativa. Non la bocciano su tutta la linea, ma restano sostanzialmente freddi. Muraro, invece, è sceso ieri in campo difendendola a spada tratta: «La mobilitazione è necessaria come già fatto per il caso di Gorgo al Monticano -ha messo in chiaro il presidente della Provincia- le forze dell'ordine lavorano benissimo. Fanno anche più del possibile, ma sono state colpite da tagli pesantissimi. Così come i sindaci. E adesso i cittadini si devono arrangiare. Dobbiamo attrezzarci per difendere le nostre famiglie e le nostre case. Le persone devono essere presenti: bisogna scendere in strada senza avere paura». Una chiamata alle armi, seppur virtuali.
Mauro Favaro(((favarom)))

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