Tagli, le Regioni in campo: ora basta battute in Tv

Giovedì 23 Ottobre 2014
ROMA - «Spero che si esca dalla logica delle battute tv e si faccia un lavoro insieme. Andiamo all'incontro sperando sia possibile trovare un percorso comune». Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, lancia un messaggio chiaro all'Esecutivo in vista dell'incontro di oggi, prima smentito poi confermato. I governatori, che ieri sera hanno avuto una lunga seduta della Conferenza delle Regioni, durata oltre 2 ore e mezza, ribadiscono di essere pronti ad attuare tagli e razionalizzazioni ma che altrettanto deve fare lo Stato centrale. «Tutti abbiamo qualcosa da farci perdonare, se la mettiamo in altri termini sulla lotta agli sprechi noi siamo pronti con l'applicazione rigorosa dei costi standard», ha detto Chiamparino. «Se vogliono riprendere il dossier di Cottarelli che inviato dalle Regioni ma messo in un cassetto, noi siamo pronti - ha aggiunto - siamo pronti se si vuole razionalizzare e riordinare le partecipate, ma questa deve essere una sfida che riguarda tutti». «Sul tema delle competenze bisognerebbe sentire il presidente del Consiglio. Anzi, dovrebbe dire agli italiani e spiegarlo come si fa a licenziare nel nostro Paese, dato che i presidenti delle Regioni non hanno alcuna competenza», ha rincarato il governatore del Veneto Luca Zaia, che punta sull' applicazione dei costi standard che «farebbero risparmiare 30 miliardi». Il presidente della Basilicata, Marcello Pittella, ha auspicato, «una maggiore apertura al confronto e alla responsabilità». «C'è una proposta condivisa tra le Regioni - ha osservato Stefano Caldoro, vicepresidente della Conferenza e governatore della Campania - cntinueremo a tenere una posizione comune perché la legge di stabilità non incida sulla sanità e i trasporti in maniera così dura. Credo sia interesse del Governo non tagliare i servizi ai cittadini. Noi vogliamo entrare nel merito con il Governo in modo trasparente. Se l'intenzione è colpire sanità e trasporti non è sostenibile». Infine Chiamparino, sollecitato sui suoi rapporti con Renzi, ha risposto; «C'è un mio sostegno politico all'impostazione data dal Governo ma anche un rapporto istituzionale che tiene conto delle differenze. Andare alla Leopolda? Ho molti impegni sul territorio come tutti i governatori nel fine settimana..vedrò».

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