Lavori per 27 miliardi risorse con il contagocce Ecco cosa rimane al palo

Domenica 31 Agosto 2014
Lavori per 27 miliardi risorse con il contagocce Ecco cosa rimane al palo
Pesa assai il Veneto dei grandi lavori. Opere per 27 miliardi, poche finanziate, altre in odore di project financig, la maggior parte nell'attesa (vana a quanto pare) che i fondi necessari arrivino da Roma. Ecco i costi dei cantieri che il Veneto vorrebbe aprire, ma i finanziamenti dello Sblocca-Italia rappresentano solo una minima parte: 120 milioni. E la cifra non è manco certa, visto che il decreto è ancora in mano ai tecnici.
TERZA CORSIA VENEZIA-TRIESTE - Il decreto prevede di mettere fondi per 30 milioni: i capitali sono comunque privati, 1,7 miliardi. Sono stati appaltati il primo e il terzo lotto.
NOGARA MARE - Costo 2 miliardi, non rientra nel decreto. Il tracciato ha origine a Nogara, in provincia di Verona, con l'innesto sulla strada statale 12 “dell'Abetone e del Brennero”, ed ha termine ad Adria, in Polesine. Il concessionario è lo stesso promotore, ovvero il costituendo raggruppamento di imprese tra Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova, Confederazione Autostrade, Società Autostrade Serenissima, Astaldi Concessioni, Astaldi Spa, Impresa di costruzioni Ing. E. Mantovani, Itinera, Technital e S.I.N.A.
PROLUNGAMENTO A27 - Costo 500 milioni, non rientra nel decreto. L'opera, in finanza di progetto, interessa il territorio dei Comuni bellunesi di Ponte nelle Alpi, Longarone, Castellavazzo, Ospitale di Cadore e Perarolo di Cadore ed è il prolungamento dell'autostrada A27 “d'Alemagna” da Pian di Vedoia, nel Comune di Ponte delle Alpi, fino a Perarolo, con successiva connessione alla Strada Statale n. 51 “di Alemagna”.
SR10 - La realizzazione della nuova "Padana Inferiore" è condivisa a livello nazionale (l'opera è ricompresa nell'intesa generale quadro fra governo e Regione e come integrazione del programma delle Infrastrutture Strategiche nazionali, ma non viene menzionata nel decreto) e dalle amministrazioni provinciali e comunali interessate. Il costo è di 292 milioni; la Regione interviene con una quota di capitale pubblico regionale pari a 35,5 milioni.
NUOVA ROMEA - Lo "sblocca Italia" per questa opera parla di defiscalizzazione, ma la Regione aspettava un finanziamento. Il progetto è già stato approvato dal Cipe. L'importo del progetto è di 7 miliardi e 259 milioni.
VALDASTICO NORD
- Costo dell'opera 2 miliardi. Va a completamento del tratto già inaugurato della Valdastico Sud e servirà al potenziamento del collegamento tra il Corridoio Europeo n. 5 (Lisbona-Kiev) ed il Corridoio n. 1 (Berlino-Palermo). Renzi vuole poteri sostitutivi per superare il no di Trento al collegamento A31-A22.
VALSUGANA - Costo 1 miliardo. L'associazione di imprese che ha proposto il progetto preliminare è costituita da Pizzarotti & C., Ing. Mantovani, Cis Compagnia Investimenti Sviluppo, Cordioli. Il progetto prevede la realizzazione di una superstrada a pedaggio, da Sud verso Nord, a partire da Castelfranco Veneto (Tv), dove si innesta su una rotatoria su cui convergono le Strade Regionali 51 e 245, per poi innestarsi sulla Statale 47 "Valsugana".
MEOLO-JESOLO - Superstrada a pedaggio del valore di 210 milioni. Nasce da una proposta di finanza di progetto presentata nel 2007 dalle Società “Adria Infrastrutture S.p.A.”, “Strade del Mare S.p.A.” e Consorzio “Via del Mare”, proposta che si inserisce nel Piano Regionale dei Trasporti.
PEDEMONTANA - È una delle opere più imponenti, in project financing. Costo 2 miliardi 258 milioni, per 95 chilometri di tracciato, da Montecchio Maggiore a Spresiano passando per il distretto industriale di Thiene-Schio, per Bassano del Grappa e a nord di Treviso.
ALTA VELOCITA' BRESCIA-PADOVA - Opera da 7,8 miliardi già finanziata per un miliardo di euro con la legge di stabilità 2014. Il decreto Renzi stanzierà altri 90 milioni,
ALTRE OPERE - A questo quadro si devono aggiungere il "Sistema delle tangenziali venete", ancora in via di definizione per una spesa di circa 2,5 miliardi, che non rientra nel decreto e anche il "Sistema ferroviario avanzato", il primo stralcio è finanziato per 300 milioni, i successivi sono ancora senza copertura ed è una delle opere sulle quali la Regione Veneto confidava in un intervento economico.

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