Berlusconi rilancia e attacca tutti

Domenica 1 Febbraio 2015
Berlusconi rilancia e attacca tutti
ROMA - Se queste sono le nuove leve della politica... Auguri. Un giudizio che Berlusconi consegna ai fedelissimi che lo raggiungono ad Arcore dopo l'elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica. La sconfitta nella trattativa con Matteo Renzi ed il 'tradimento' di Angelino Alfano segnano l'ex capo del governo ed hanno come effetto quello di mandare nel caos Forza Italia facendo riemergere in maniera ancora più violenta la guerra tra bande.
Il clima dentro il partito è pessimo e il Cavaliere, infuriato, lo sa perfettamente. Anche perché l'ex delfino Raffaele Fitto non gliele manda a dire. «Faccio gli auguri a Mattarella» premette l'eurodeputato, ex presidente della Regione Puglia. Poi l'affondo. Pur non volendo «oggi» aprire fronti polemici, «c'è la necessità di aprire un confronto molto chiaro perché chi ha condotto il partito prenda atto del fallimento. Per il centrodestra dobbiamo ripartire dai contenuti». Per più chiarezza: «È indispensabile cercare di mettere in campo un'alternativa al governo Renzi. Mi auguro si torni a parlare rapidamente dei problemi della gente».
Ragionamento che fa infuriare ancora di più Berlusconi. Il quale, pur scottato da come sono andate a finire le trattative sul capo dello Stato, prima di occuparsi dell'affaire Forza Italia non lesina critiche a chi considera, per motivi diversi, i due principali responsabili. In primis, il capo del governo: Ho capito che con Renzi non si possono fare patti, è il leit motiv ripetuto ai suoi. Parole ancora più dure le riserva ad Angelino Alfano con cui sembrava essere stata ritrovata la sintonia di un tempo: è assolutamente inaffidabile.
Ed è proprio la decisione di Ncd di rompere gli accordi a convincere il Cavaliere a non valutare altre ipotesi, come quella di non entrare al quarto voto, ribadendo la scelta della scheda bianca. Raccontano che l'ultima mediazione tentata venerdì sera dai pontieri azzurri sarebbe stata quella, in accordo anche con la Lega, di far restare fuori tutti i grandi elettori dei partiti centrodestra, lasciando che a votare fossero solo i ministri di Ncd. Una strada bocciata da Nuovo Centrodestra la cui maggioranza interna era a favore di Mattarella. A quel punto da Arcore è partito l'ordine di scuderia di votare scheda bianca. Il risultato, che secondo i pronostici rischiava di essere catastrofico, ha invece messo in evidenza che a mancare all'appello sono circa 40 schede. Difficile capire chi abbia 'tradito'. Tant'è che a finire sul banco degli imputati, per ragioni diverse, sono praticamente tutte le correnti interne a Fi.
Insomma un clima da caccia alle streghe che colpisce anche due delle persone più vicine all'ex capo del governo: Gianni Letta e Denis Verdini. A puntare il dito contro i due custodi del patto del Nazareno è innanzitutto il cerchio magico, i cui referenti imputano ai due il 'disastro' azzurro ed il fatto che Berlusconi sia finito in un angolo. Fino al giuramento del nuovo Capo dello Stato non accadrà nulla, ma il Cavaliere ha già fatto sapere che la sconfitta di oggi deve segnare un nuovo inizio sia nei rapporti con Renzi che nella riorganizzazione del partito. Azzerare tutto è impossibile perché significherebbe dar ragione a Fitto ma Berlusconi ha intenzione di mettere mano ad Fi (si parla di nominare un responsabile organizzazione oppure torna in auge l'idea del direttorio) ma nel mirino finiscono anche i vertici dei gruppi parlamentari.
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