Si schianta in scooter contro un'auto:
muore parrucchiere padovano di 41 anni

Mercoledì 16 Maggio 2012 di Gianluigi Dal Corso
I due mezzi coinvolti e, a destra, Simone Poggese
VENEZIA - Un’altra vita spezzata lungo le strade del graticolato romano. A perdere la vita stato un parrucchiere padovano di 41 anni, finito con il suo scooter contro un'auto in fase di svolta.



La vittima è Simone Poggese e abitava a Vigonza, nel padovano dove era presidente della squadra di calcio a 5 del "Vigoreal". Erano circa le 14.45 di ieri, quando Poggese, in sella al suo scooter Suzuki, stava percorrendo via Roma a Pianiga in direzione di Rivale. Giunto all'intersezione con via De Gasperi lo scontro. Per cause in corso d’accertamento da parte dei carabinieri di Dolo, lo scooterista si sarebbe trovato di fronte a una auto Chrysler PT Cruiser, condotta da una 46enne di Villanova di Camposampiero, in fase di svolta.



Da capire se sia stata l’auto a svoltare improvvisamente oppure se lo scooter sia arrivato a velocità eccessiva. L'impatto tra i due mezzi è stato inevitabile e violento. Simone Poggese è stato sbalzato di sella finendo a diversi metri di distanza dal suo scooter. Alcuni passanti hanno lanciato l'allarme. Sul posto è arrivata in pochi minuti un'ambulanza del Suem di Dolo. Inutile l'elisoccorso, rientrato quasi subito. I sanitari, infatti, si sono resi conto che la situazione per il 42enne era disperata a causa dei politraumi subiti nella caduta. L'ambulanza è partita a sirene spiegate verso il pronto soccorso dolese, ma al suo arrivo il cuore di Simone Poggese aveva già smesso di battere.



A nulla sono valsi i tentativi dei medici. Illesa ma comprensibilmente sotto choc la conducente della Chrysler, che è stata sottoposta ai test di alcol e droga con esito negativo. Sul posto dello scontro è arrivata anche una squadra dei Vigili del fuoco di Mira, che ha messo in sicurezza la strada, pulendola da olii e detriti rimasti dopo l'impatto. Il corpo di Simone Poggese è stato trasferito all'obitorio di Dolo, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ancora una volta il graticolato romano, con i suoi incroci a raso, si è dimostrato una trappola mortale.
Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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