Chiedono di cambiare intestatario,
restano senza gas e chiamano il 112

Domenica 25 Gennaio 2015
Chiedono di cambiare intestatario, restano senza gas e chiamano il 112
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SANTA MARIA DI SALA (VENEZIA) - Dal 3 dicembre senza gas. E la risposta è sempre la stessa da parte dell'Eni: "Mandate un fax di protesta". Una famiglia di Caselle da oltre un mese e mezzo vive senza riscaldamento. Continue proteste, solleciti, telefonate cadute nel vuoto.



«Ci hanno risposto - dice Emanuela Fredducci, che convive con il suo compagno e la figlia nell'abitazione di via Gardan - di mandare un fax». E poco male se dopo questo invito si fosse arrivati alla soluzione; i tempi per prendere in visione la pratica si sono invece allungati.



L'ultima risposta da parte dell'Eni è arrivata nei giorni scorsi: «Ci hanno detto - spiega la donna - che la pratica è in lavorazione dall'11 dicembre a data da destinarsi, prevista per maggio 2015. Tutto è cominciato ancor prima di dicembre, quando abbiamo fatto la richiesta all'Eni per un cambio intestazione: anziché arrivare al mio compagno come di consueto, abbiamo chiesto che le bollette arrivassero a me. Dopo un po’ queste non sono più arrivate; ho telefonato, e la prima volta mi hanno risposto che dovevano ancora effettuare il cambio, la seconda che la pratica era in lavorazione. Questo fino al 3 dicembre, quando ci siamo ritrovati completamente senza gas. Ho richiamato ma la risposta era sempre la stessa da parte dei centralinisti: mandate un fax di protesta. L'11 dicembre a mezzogiorno ci siamo visti togliere anche la luce e da lì è cominciata un'altra trafila».



La donna si è rivolta alle associazioni dei consumatori e il giorno della vigilia di Natale «l'Enel Energia ci ha ridato la luce. Credendo che Enel potesse interessarsi della cosa ho chiesto di passare sotto Enel Gas per il riscaldamento. Il 29 dicembre sono andata all'Enel Gas per avere il riallacciamento ma loro mi hanno risposto che è Eni che deve provvedervi e fino a che Eni non sblocca l'utenza loro non possono fare nulla».



Forse il problema sono le bollette non pagate, ma la donna assicura che «le bollette non sono più arrivate e noi non abbiamo mai ricevuto solleciti di pagamento. Siamo andati anche dai carabinieri (i quali hanno accertato che non vi fosse un furto di gas, ndr) perché c'è una figlia minore in casa».



I carabinieri hanno sollecitato la donna a effettuare un'ulteriore richiesta all'Eni in forma di raccomandata e, se invano, a sporgere denuncia. «Non sappiamo più che fare - continua Fredducci - siamo disperati. Non possiamo cucinare un piatto di pasta e dobbiamo riscaldare il cibo con il forno a microonde». «Ci laviamo da amici e parenti - protesta il compagno di lei - così non riusciamo più a vivere».
Ultimo aggiornamento: 20:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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