CHIOGGIA (VENEZIA) - Botte da orbi tra inquiline della "Casa del pescatore", davanti al duomo di Chioggia. Tre donne, tra cui madre e figlia, sono finite all'ospedale locale per essere curate a causa delle reciproche percosse ricevute. I medici hanno dato a tutte una prognosi di guarigione tra i cinque e sette giorni.
La baruffa è scoppiata ieri pomeriggio all'interno della sala parrocchiale durante una riunione condominiale tra i residenti dell'edificio popolare di proprietà dell’Ater. Tra le donne coinvolte vi è Bianca Pagliarini (nella foto) che solo poche settimane fa aveva denunciato pubblicamente - attraverso le pagine de Il Gazzettino e il blog Chioggiaazzurra - di aver ricevuto minacce e ingiurie da parte di alcuni abitanti dell’insediamento, anche attraverso scritte sui muri e nell’ascensore del palazzo.
Ieri pomeriggio, durante la riunione condominiale, c'è stata quella che potrebbe definirsi la "resa dei conti". La 46enne è stata affrontata da un'altra donna e presa a schiaffi e pugni. In aiuto della malcapitata è arrivata la figlia 24enne, ma anche a lei è toccata la stessa sorte perché nella lotta è intervenuto il marito dell’assalitrice, un tipo enorme, che ha menato calci e pugni a più non posso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA La baruffa è scoppiata ieri pomeriggio all'interno della sala parrocchiale durante una riunione condominiale tra i residenti dell'edificio popolare di proprietà dell’Ater. Tra le donne coinvolte vi è Bianca Pagliarini (nella foto) che solo poche settimane fa aveva denunciato pubblicamente - attraverso le pagine de Il Gazzettino e il blog Chioggiaazzurra - di aver ricevuto minacce e ingiurie da parte di alcuni abitanti dell’insediamento, anche attraverso scritte sui muri e nell’ascensore del palazzo.
Ieri pomeriggio, durante la riunione condominiale, c'è stata quella che potrebbe definirsi la "resa dei conti". La 46enne è stata affrontata da un'altra donna e presa a schiaffi e pugni. In aiuto della malcapitata è arrivata la figlia 24enne, ma anche a lei è toccata la stessa sorte perché nella lotta è intervenuto il marito dell’assalitrice, un tipo enorme, che ha menato calci e pugni a più non posso.