Disabile dopo il volo nella piscina
vuota: in sette a processo

Giovedì 24 Aprile 2014 di Gianluca Amadori
Disabile dopo il volo nella piscina vuota: in sette a processo
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Sette persone, compreso il sindaco grillino Alvise Maniero, dovranno rispondere dell’incidente avvenuto il 20 luglio 2012 nel quale rimase gravemente ferito un ragazzino di 13 anni che, dopo essere salito sul tetto della piscina comunale di Mira assieme a due amici, precipitò nella vasca vuota a causa del cedimento di un lucernaio, restando paralizzato.

Il giudice per le indagini preliminari di Venezia, Andrea Odoardo Comez, ha respinto la richiesta di archiviazione dell’inchiesta sollecitata dal procuratore capo, Luigi Delpino, ordinando alla Procura di formulare il capo d’imputazione nei confronti delle sette persone finite sotto accusa.

Per il gip non si trattò di un evento imprevedibile: più volte nel corso dell’estate era stato segnalato che i giovani della zona si riunivano di sera di fronte alla piscina, chiusa per lavori di ristrutturazione.

Oltre al sindaco Maniero, sono indagati per lesioni colpose gravi il gestore della piscina, Marino Vanzan, Roberto Cacco, dirigente del settore Lavori pubblici del Comune, Nicoletta Simonato, presidente della Commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo di Mira, Giancarlo Gruarin, direttore tecnico responsabile della piscina, Adriano Sinigaglia, rappresentante legale della Atheste costruzioni e Sandro Destro, 54 anni, legale rappresentante della Ids, le ditte appaltatrici dei lavori nella piscina.
Ultimo aggiornamento: 15:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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