Ex maresciallo in carcere: centomila
euro sottratti alla sorella disabile

Venerdì 19 Dicembre 2014 di Monica Andolfatto
(archivio)
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PORTOGRUARO - Quando i colleghi, o meglio gli ex colleghi lo sono andati a prendere per eseguire l’ordine di carcerazione non ci voleva credere. La condanna a tre anni e otto mesi di reclusione è diventata esecutiva.



Una mazzata del tutto inaspettata per Valerio Borille, classe 1954, storico comandante della stazione dei carabinieri di Meolo, che ha guidato dal 1992 al 2007, per poi essere trasferito a Portogruaro, dove è rimasto in servizio fino al 2013, anno del congedo dall’Arma. È stato condannato per peculato: nominato amministratore di sostegno della sorella maggiore, incapace di disporre del suo patrimonio, le ha sottratto dal conto bancario quasi 96mila euro, secondo quanto affermato dai giudici.



I fatti contestati si riferiscono al periodo compreso fra il 14 luglio 2007, data della nomina di Borille ad amministratore della congiunta 62enne disabile e il 25 ottobre 2010 quando il mandato gli venne revocato e affidato all’avvocato Silvia Fante. È stata quest’ultima ad accertare i prelievi effettuati da Borille senza alcuna autorizzazione del giudice tutelare: prelievi in contanti dai 10 a 20mila euro alla volta nella filiale della Banca di credito cooperativo a Cartura, per una somma complessiva che sfiora appunto i 96mila euro.
Ultimo aggiornamento: 15:35

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