Perseguita la moglie per 30 anni
l'aspetta armato fuori dalla caserma

Martedì 2 Settembre 2014 di Marco Corazza
Perseguita la moglie per 30 anni l'aspetta armato fuori dalla caserma
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PORTOGRUARO - Denuncia le sevizie subite dal marito in 30 anni di matrimonio e viene aggredita addirittura all’uscita della caserma. Quell’uomo violento, un 63enne di Portogruaro apparentemente distinto e affabile, è stato subito arrestato mentre per la donna si è reso necessario l’intervento delle "rete territoriale" col trasferimento in un'area protetta.



I carabinieri hanno predisposto la massima protezione per la vittima, in vista anche di una possibile scarcerazione del pensionato. L’uomo è stato trasferito al Castello di Pordenone, come previsto dalla nuova legge entrata in vigore solo ieri.



Erano da poco passate le 13 quando la donna era uscita dalla caserma dei carabinieri di Portogruaro dove aveva appena finito di denunciare il danneggiamento dell’auto, distrutta sabato nel parcheggio dell’ospedale cittadino. Ed è stato proprio a due passi dalla caserma che il marito l’ha nuovamente aggredita, ma è stato fermato da due carabinieri in borghese che stavano scortando la malcapitata. In tasca l’uomo aveva un coltello a scatto, mentre gli investigatori hanno trovato anche una lettera con cui il 63enne spiegava di volere la morte della moglie, «causa di tutti i suoi mali».



Ma quella era solo l’ultima di un'interminabile sequenza di sevizie subite dalla donna in 30 anni di matrimonio, con vessazioni, violenze, insulti, minacce e umiliazioni a cui seguivano anche i pestaggi. E al portogruarese non importava se alle percosse, spesso anche con il coltello portato alla gola, assistevano i figli o i nipoti, per lui quella non era altro che il «suo oggetto» di cui pensava di poter far ciò che voleva. Ne era in qualche modo «convinta» anche la stessa vittima che non si è mai opposta al marito. Solo dopo l’ennesimo pestaggio la 60enne aveva deciso, nel febbraio scorso, di ribellarsi al marito-padrone, dopo essere finita in ospedale con numerose ferite. In quel contesto la donna aveva maturato la decisione di separarsi, trovando ospitalità da alcuni famigliari.



Una scelta che il 63enne, ex dirigente amministrativo e che in città si mostrava affabile, ha accolto in malo modo: da lì sono scaturiti una serie di atti intimidatori e violenze, con pedinamenti e minacce di morte. Quell’incubo è terminato grazie all’intervento dei carabinieri di Portogruaro, che hanno arrestato il pensionato per maltrattamenti, atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo di armi e danneggiamento. Una serie di reati che hanno fatto finire in carcere l’uomo. Ed è stato attivato il sistema di protezione affinchè la donna possa vivere finalmente un'esistenza normale.
Ultimo aggiornamento: 16:09

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