«La condotta dell'imputata non presenta alcun profilo di meritevolezza, né manifestato durante l'azione criminosa né successivamente ad essa, mancando qualsiasi indice di pentimento al di fuori di quello, largamente tardivo, manifestato in udienza con la lettura del manoscritto contenente le scuse nei confronti delle vittime».
Il gup del tribunale di Udine Roberto Venditti motiva così, nelle oltre 80 pagine di sentenza depositata ieri, la condanna all'ergastolo pronunciata il 3 ottobre scorso nei confronti di Lisandra Aguila Rico, la giovane cubana accusata in concorso con il fratello Reiver Laborde dell'omicidio degli anziani coniugi Paolo Burgato e Rosetta Sostero, massacrati a coltellate nella loro villetta di Lignano Sabbiadoro, nella notte tra il 18 e il 19 agosto 2012, al termine di una rapina degenerata in tragedia.
Tutte le notizie sul Gazzettino del Friuli in edicola il 30 gennaio 2014
Ultimo aggiornamento: 20:57
Il gup del tribunale di Udine Roberto Venditti motiva così, nelle oltre 80 pagine di sentenza depositata ieri, la condanna all'ergastolo pronunciata il 3 ottobre scorso nei confronti di Lisandra Aguila Rico, la giovane cubana accusata in concorso con il fratello Reiver Laborde dell'omicidio degli anziani coniugi Paolo Burgato e Rosetta Sostero, massacrati a coltellate nella loro villetta di Lignano Sabbiadoro, nella notte tra il 18 e il 19 agosto 2012, al termine di una rapina degenerata in tragedia.
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