Delitto di Lignano/ Lisandra confessa:
«Li abbiamo uccisi perché riconosciuti»

Lunedì 17 Settembre 2012
Lisandra Rico nelle foto su Facebook e l'auto dei carabinieri che esce dalla caserma dopo la confessione (foto Ansa)
UDINE - stata dunque una rapina finita nel sangue. A distanza di un mese dal massacro avvenuto nella villetta dei coniugi Burgato nella notte fra il 18 e il 19 agosto a Lignano Sabbiadoro, i carabinieri hanno fermato una giovane cubana, Lisandra Aguila Rico, di 21 anni, e stanno cercando suo fratello, Laborde Reiver Rico, di 24, anche lui un giovane robusto, che potrebbe essere fuggito all'estero, pare a Cuba.



La 21enne cubana fermata ieri sera in Campania ha confessato il duplice omicidio dei coniugi Paolo Burgato e Rosetta Sostero, di 67 e 65 anni. Quindici minuti prima delle 17 la giovane cubana è uscita dalla caserma dei carabinieri per essere tradotta nel carcere di Trieste. Da quanto trapela sulla confessione di Lisandra, gli investigatori ritengono che i due fratelli Rico abbiano ucciso perché riconosciuti dalla coppia. In particolare, Paolo e Rosetta avrebbero capito che si trattava di Lisandra, anche se travisata, perchè spesso la ragazza li aveva serviti nella gelateria dove lavorava proprio di fronte al negozio dei Burgato.



Secondo la ricostruzione degli investigatori, i due fratelli entrambi incensurati, avrebbero intercettato informazioni sul fatto che i coniugi tenevano molti soldi in casa (come in effetti era) e avrebbero così organizzato il colpo. In una prima fase, avrebbero tentato di ottenere informazioni sul nascondiglio dei soldi. Poi, vistisi smascherati, la situazione sarebbe degenerata. A quel punto presi dal panico avrebbero ucciso a coltellate i due coniugi, sgozzandoli, senza poi portare via nulla dalla villetta di via Annia. Dopo un lungo interrogatorio, durato sei ore, la giovane è crollata ammettendo le proprie responsabilità nel massacro. La giovane è stata messa alle strette e inchiodata dal test del dna che è stato trovato su uno dei reperti trovati dagli inquirenti nella villetta dei Burgato.



Il fermo della giovane è avvenuto ieri sera a Pontecagnano (Salerno) in un'abitazione dove la 21enne si era rifugiata da qualche giorno nella sua fuga disperata. Continuano invece le ricerche del fratello e presunto complice, Laborde Reiver Rico, 24 anni, detto Tyson per il suo fisico da pugile. Sarebbe riuscito a lasciare l'Italia per far ritorno a L'Avana (Cuba).



Inquirenti soddisfatti.
«Per noi l'interrogatorio è tecnicamente soddisfacente» ha riferito in serata il procuratore capo di Udine, Antonio Biancardi, che nel pomeriggio si è recato in caserma per leggere gli atti sulla confessione della giovane cubana. «Il sostituto Claudia Danelon lo ha condotto molto bene», ha aggiunto senza voler entrare però nel contenuto delle dichiarazioni della 21enne.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:51

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