MARENO DI PIAVE - L’attesissimo test oncologico non arriva, ma la colpa non è dell’Usl, bensì del fatto che nel Comune di residenza della paziente non ci sono portalettere a sufficienza e la posta da giorni non giunge a destinazione.
L’esame, eseguito all’ospedale di Castelfranco Veneto il 19 dicembre scorso, è arrivato nelle mani della paziente solo il 16 gennaio. E per poterlo ritirare, all’ufficio postale di Mareno di Piave, ci sono voluti i carabinieri. Protagonista della vicenda è S. C., impiegata 43enne e madre di due bimbi. Il disservizio le è costato un ritardo nell’inizio della chemioterapia e non intende farla passar liscia ai vertici di Poste Italiane contro cui ha deciso di presentare denuncia.
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Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 10:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’esame, eseguito all’ospedale di Castelfranco Veneto il 19 dicembre scorso, è arrivato nelle mani della paziente solo il 16 gennaio. E per poterlo ritirare, all’ufficio postale di Mareno di Piave, ci sono voluti i carabinieri. Protagonista della vicenda è S. C., impiegata 43enne e madre di due bimbi. Il disservizio le è costato un ritardo nell’inizio della chemioterapia e non intende farla passar liscia ai vertici di Poste Italiane contro cui ha deciso di presentare denuncia.
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