Via libera alla caccia delle nutrie:
ora non sono più specie protetta

Martedì 26 Agosto 2014 di Paolo Calia
Una nutria
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TREVISO - Adesso è legge: la nutria non è più una specie protetta. Lo sancisce la Gazzetta Ufficiale dell'11 agosto nella quale è stata pubblicata la legge che allunga l'elenco delle specie per così dire "infestanti", come il ratto, aggiungendoci il castoride che ormai popola praticamente tutti i corsi d'acqua trevigiani. Dunque, si volta pagina. Abbattere le nutrie non sarà più un reato e lo si potrà fare in ogni modo per la gioia di chi le ha sempre considerate un pericolo per l'ambiente e per l'agricoltura. La loro gestione inoltre non sarà più esclusiva competenza della Provincia ma ricadrà su Comuni ed enti che si occupano dei corsi d'acqua come Genio Civile e Consorzi di Bonifica. I problemi però non mancano perché nessuno sa esattamente come trattarle, come ridurne il numero e in definitiva come procedere.



«Quello che accadrà adesso è tutto da vedere -spiega Mirco Lorenzon, assessore provinciale alla Caccia - per prima cosa dovremo sentire la Regione. È vero che adesso la nutria può essere trattata come il topo, ma teniamo conto che stiamo parlando di animali molto diversi. Per fare un esempio molto pratico: un conto è mettere una trappola con veleno per una pantegana e poi lasciare che vada a morire da qualche parte dove nessuno la noterà; un conto è una nutria di 10-12 chili che, magari, muore su una strada o lungo un canale. Solo i cacciatori possono sparare. L'altro metodo sicuro per abbatterle sono solo le trappole».







Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 19:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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