TREVISO - Accade, a volte, che i miracoli della medicina li facciano gli italiani, e non gli americani. Grazie alle loro capacità professionali e a una catena di solidarietà che muove le montagne. La piccola Ariuka vive in Mongolia e 2 anni fa, quando di anni ne aveva 4, era data per spacciata. Il suo cuoricino aveva una malformazione gravissima che impediva di dividere il sangue arterioso da quello venoso. E così nel suo corpo andava in circolo del sangue misto. La previsione di vita, per lei, non superava i 15, al massimo i 20 anni. Oggi è salva. E lo deve alla generosità di alcuni medici trevigiani, alla straordinaria perizia di un chirurgo padovano e alla dedizione di una dottoressa mongola.
Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 20:41
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