Travolto da una montagna di tubi
Maxi risarcimento per un operaio

Venerdì 30 Gennaio 2015 di Lorenzo Zoli
La sede di Veneto Acque a Mestre
ROVIGO - Maxi-risarcimento da oltre un milione di euro. Tanti soldi, ma che difficilmente potranno ridare a S.G., polesano, 37enne all'epoca dell'incidente, avvenuto il 23 agosto del 2006 in un deposito di tubi di Cavarzere, la normalità della vita. Come emerso dagli accertamenti medico-legali disposti nel corso del procedimento, ha riportato danni gravissimi e un indebolimento della funzione deambulatoria, con pesanti ripercussioni anche sulla sfera sessuale con conseguenze sulla sua vita di coppia.

Al tempo dell'incidente il 37enne era impegnato nella realizzazione di una conduttura di un acqudedotto nello specifico in un deposito di giganteschi tubi: 7 metri di lunghezza, 80 centimetri di diametro, 20 quintali di peso. Uno "smottamento" di tubi travolse il 37enne, che riportò le lesioni gravissime.

Nei giorni scorsi, il giudice ha depositato la sentenza, dichiarando tenute al risarcimento le varie aziende coinvolte e operanti nel cantiere e le figure alle quali sarebbe spettata la sorveglianza o coinvolte direttamente in quella operazione, tra queste Veneto Acque di Mestre, Costruzioni Sacramati di Badia Polesine, Nuovo Progetto di Padova, Hydrostudio Consulting Engineers di Rovigo.

Ultimo aggiornamento: 13:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA