Condannati all'ergastolo
per omicidio: ora sono liberi

Venerdì 28 Novembre 2014 di Lorenzo Zoli
Sergio Benazzo e a destra la vittima Paula Burci
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ROVIGO - Dal carcere a vita all'annullamento della sentenza e ora alla scarcerazione. È la parabola di Sergio Benazzo, 39 anni, idraulico di Villadose, e di Gianina Pistroescu, 39 anni, romena. La Corte di Assise di Ferrara nel 2012 li aveva condannati al carcere a vita. Li riteneva, insieme ad altre persone mai identificate, gli autori di uno dei più cruenti delitti della storia recente in Polesine. Il massacro di Paula Burci, 19 anni, giovane romena costretta a vendersi in strada a Ferrara. Avrebbe pagato con la vita il tentativo di uscire da quel mondo.



Paula venne prima massacrata di botte, quindi il suo corpo fu dato alle fiamme. Venne ritrovato sull'argine del Po a Zocca, nel Ferrarese, il 24 marzo del 2008.



I due imputati furono condannati all'ergastolo sia in primo grado a Ferrara che in Appello a Bologna. Sino al colpo di scena lo scorso 16 luglio in Cassazione a Roma, quando i giudici accolsero una argomentazione che i difensori portavano avanti sin dal primo grado: il processo si doveva fare a Rovigo perché molto probabilmente è qui che la 19enne fu uccisa. Così la Cassazione annullò la sentenza, trasmettendo gli atti alla Procura di Rovigo.





Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 17:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA