«Il responsabile anticorruzione? Noi
ce l'abbiamo da più di un anno»

Domenica 23 Novembre 2014 di Alda Vanzan
Raffaele Cantone
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VENEZIA - C'è già. Forse i suoi colleghi del Pd che stanno in consiglio regionale si sono scordati di dirglielo, ma il "Raffaele Cantone" veneto invocato da Alessandra Moretti per "prevenire il malaffare che troppo spesso si è fatto strada nelle pieghe di burocrazia e bandi di gara", a Palazzo Balbi esiste. E mica da ieri. Su disposizione, tra l'altro, dell'allora Governo Monti, che era sostenuto anche dal Pd. Di più: questo responsabile dell'anticorruzione è talmente autonomo e indipendente da aver già interloquito su un paio di delibere della giunta di Luca Zaia.



È Tiziano Baggio, segretario generale della Programmazione della Regione Veneto, a ricordarlo. E se il numero uno dei manager di Palazzo Balbi si è deciso a rompere il suo proverbiale silenzio, è perché ritiene che in questo periodo di vicende giudiziarie che a vario titolo hanno coinvolto l'ente, alcune cose vadano «chiarite». A partire, appunto, dalla richiesta di un "commissario" per l'anticorruzione, concetto peraltro ribadito anche ieri all'assemblea regionale Pd dall'eurodeputata Moretti: «Dobbiamo creare, una volta arrivati al governo, un ufficio indipendente - ha detto Moretti - guidato da una figura di grande competenza e autorevolezza che operi insieme al Commissario nazionale anticorruzione sul fronte della prevenzione del malaffare, soprattutto per quello che riguarda le opere pubbliche». Ma non c'è già?



«C'è già - spiega il segretario generale della Programmazione, Baggio - È la stata la legge statale 190 del 2012 a definire gli ambiti e le modalità di intervento degli enti locali. Sono poi seguiti due decreti legislativi, il 33/2013 sulla trasparenza e il 39/2013 sull'anticorruzione».



E la Regione si è adeguata? «La Regione Veneto, con la delibera di giunta 369 del 19 marzo 2013 ha nominato e comunicato, dopo le verifiche fatte a Roma dall'Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, il dirigente Fabio Milocchi quale responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza». Milocchi, vicentino, 62 anni, era dirigente dell'Unità complessa Sviluppo organizzativo. Ora lavora a stretto contatto con l'Authority di Cantone. Palazzo Balbi gli ha fornito uomini e mezzi, ma Milocchi costituisce di fatto un "ente terzo".



Proprio indipendente? «Sì - dice Baggio - Tanto che si permette e si è già permesso di avere chiarimenti e sollevare obiezioni su un paio di provvedimenti della giunta. È inquadrato nell'area della segreteria generale, ma mantiene la propria indipendenza». Milocchi, in questo anno e mezzo, ha fatto il piano anticorruzione 2014-2016 e corsi di formazione per i dirigenti. E sempre Milocchi è stato consultato da Cantone prima che alla Regione venisse chiesto di migliorare la sezione "amministrazione trasparente" sul sito dell'ente, cosa che dovrà essere fatta entro il 30 novembre.



E pensare di nominare, come ha proposto l'altro candidato alle primarie del centrosinistra, Antonino Pipitone dell'Idv, un "assessore alla trasparenza", non è detto che sia attuabile, visto che già c'è un soggetto terzo. Quanto alla sburocratizzazione, Baggio ricorda che già da due anni sono al lavoro 95 gruppi di lavoro, che alcuni provvedimenti sono già stati fatti e l'intero lavoro è in via di conclusione. Idem per gli appalti: la "Sua", Stazione unica appaltante sperimentata in sanità, entro l'anno sarà estesa a tutti gli appalti. Da ultimo, sul dissesto idrogeologico, Baggio ricorda che per il 2014 e il 2015 sono stati messi a disposizione 50 milioni di fondi statali Fsc, i "vecchi" Fas.
Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 09:25

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