Turismo, luglio "killer" con 20 giorni
di pioggia su 30: «Persi 250 milioni»

Giovedì 31 Luglio 2014 di Nicoletta Canazza
Turismo, luglio "killer" con 20 giorni di pioggia su 30: «Persi 250 milioni»
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VENEZIA - Venti giorni di pioggia su 30 sono costati al turismo veneto e agli operatori del settore almeno 250 milioni di euro. E' la stima di Marco Michielli presidente di Federturismo che spiega come nel calcolo ci siano incassi mancati, spese per le strutture delle spiaggie, servizi, trasporti e forniture: un mese assassino. «Chi si ricorda delle alghe della prima metà degli anni 80? Allora fu una disperazione per il tonfo delle presenze ma nessun albergo chiuse - spiega Michielli - Adesso bastano il 2 o il 5% in meno e una struttura alberghiera rischia di chiudere: i nostri margini sono finiti ormai».



E non sono state due gocce. In alcuni periodi è piovuto il doppio che lo scorso anno. E anche se è presto per parlare di stagione rovinata ("contiamo su agosto" dicono gli albergatori) maltempo e temperature al di sotto delle medie hanno frenato le partenze di uno dei mesi forti. A mancare all’appello è stato soprattutto il turismo giornaliero, quello "a corta gittata", rispetto a chi aveva prenotato per tempo ed è andato comunque in vacanza. Un "luglio horribibilis" insiste Michielli "in un sistema dove manca una visione di lungo periodo: «Al termine di questa stagione - insiste servirà una riflessione seria su cosa si vuole fare per il turismo e mettere in campo una vera programmazione che da qui a 5 anni sia in grado di rendere competitivo il sistema regionale rispetto ad altre mete low cost».



Perché il panorama guardato attraverso il pluviometro è tristissimo: «Dall’apertura a oggi - dichiara Leonardo Ranieri, presidente di Unionmare, il sistema che coordina le spiagge (22milioni di presenze compresa Chioggia) abbiamo il -20% a Sottomarina, ma si arriva al 30-35% confrontando questo luglio con il 2013».



Un record: sei week end di tempo incerto su sei. «A livello stagionale - commenta Sergio Comino, direttore di Jesolo Turismo e presidente dell’Associazione campeggiatori di Jesolo - siamo di poco sotto rispetto al 2013, ma solo grazie a un ottimo giugno. Il calo complessivo per i campeggi è del 10%. Mancano all’appello soprattutto gli italiani».



Se il litorale soffre, la montagna non ride. Perfino Cortina, tradizionale meta svincolata dalle tendenze generali, a luglio è "depressa". «Luglio è stato un disastro con un calo medio del 10% nelle presenze - afferma Walter De Cassan, presidente dell’Associazione albergatori di Belluno -. I tedeschi sono i grandi assenti. Nella prima fase si è data la colpa ai Mondiali di calcio, ma poi non sono più arrivati. Speriamo che il maltempo dia tregua ad agosto. Sommando la pessima invernata il settore è in forte difficoltà».



Rifugi montani compresi. Testimonia Jo Anner che col marito Mansueto Siorpaes gestisce il Nuvolau, il rifugio a 2573 metri che si vede da Corso Italia a Cortina: «In tutta l’estate abbiamo visto 4 tramonti e 3 albe». Nei restanti giorni nuvole o pioggia.



Dati negativi anche in Friuli-Venezia Giulia. «Presto per dare numeri ufficiali - dice Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg - ma stiamo soffrendo di un micidiale mix tra crisi e maltempo, che colpisce il mare come la montagna. Serve un grande progetto di rilancio contro la concorrenza di Austria e Slovenia. Quello presentato dalla Regione è partito a primavera, ma ci vorrà del tempo per mandarlo a regime».



Discorso a parte per Venezia, dove il problema sembra piuttosto l’eccesso di ricettività (e l’abusivismo) che comprime i margini per gli operatori. Luglio a parte, restano positivi i dati sull’andamento generale del turismo in regione Veneto.





















































Ultimo aggiornamento: 11:35
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