Il minuscolo paesino carnico batte
Roma: Illegio riavrà la sua mostra

Lunedì 28 Luglio 2014 di Antonella Lanfrit
Il piccolo borgo carnico di Illegio
UDINE - Rimette idealmente le ali la mostra internazionale d'arte di Illegio, il piccolo paese carnico che dal 2000 organizza eventi di tale levatura da aver portato nel borgo di 360 abitanti incastonato le montagne carniche del Friuli Venezia Giulia Romano Prodi quand'era presidente della Commissione europea, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il già segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone.



Assunta dal 2004 una dimensione di respiro europeo, ottenendo prestiti talvolta sorprendenti e ammaliando oltre 230mila persone in un decennio, l'evento quest'anno ha dovuto subire una battuta d'arresto quale conseguenza di un contenzioso davanti al Tar del Lazio fra il Comitato di San Floriano, ideatore e organizzatore della mostra, e il ministero per i Beni e le Attività culturali e la Soprintendenza della Capitale, a seguito di eventi d'arte coprodotti a Roma nel 2013 per l'Anno della Fede.



Uno stop che, se ha lasciato per un attimo con il fiato sospeso l'ormai sconfinata platea di estimatori, venerdì è parso dissolversi in virtù della decisione depositata dal Tar: ministero e Soprintendenza hanno torto, ha sentenziato, il Comitato ha ragione. Talmente tanta da aver condannato i primi due non solo a concordare un risarcimento entro 90 giorni, ma anche al pagamento di 10mila euro per danni di immagine e delle spese processuali. «Una sentenza che rende onore al lavoro fatto in tanti anni dal Comitato, alla sua serietà scientifica e alla sua assoluta correttezza», hanno commentato all'unisono il presidente del Comitato, monsignor Angelo Zanello, e il direttore scientifico della mostra, don Alessio Geretti, che da parroco e vicario parrocchiale di Tolmezzo e Illegio hanno avviato l'esperienza di arte e di fede.



Ora, ha aggiunto Geretti, «possiamo guardare al futuro di un'opera che ha fatto tanto del bene alla Carnia, al Friuli e alla nostra Chiesa». Per la verità anche a realtà ben al di fuori dai confini del Friuli Venezia Giulia, poiché l'allestimento di Illegio è stato ospitato nel 2005 a Bruxelles nei Musei reali d'arte e storia («Mysterium. L'Eucaristia nei capolavori dell'arte europea»), nel 2007 ai Musei Vaticani («Apocalisse. L'ultima rivelazione») e il Comitato di San Floriano ha realizzato anche la mostra «Il Potere e la Grazia. I Santi Patroni d'Europa» allestita a Palazzo Venezia a Roma con la visita di papa Benedetto XVI. È stata proprio l'eccellenza di tali appuntamenti a far commissionare al Comitato appuntamenti di prestigio a Roma per l'Anno della Fede, con la mostra che si è tenuta a Castel Sant'Angelo sull'Apostolo Pietro e alcune esposizioni che avrebbero dovuto avere come location la Galleria Borghese. Un pacchetto per il quale la Soprintendenza era coproduttore e copromotore.



Il contenzioso amministrativo si è giocato attorno al progetto sulla Galleria Borghese, iniziato ma non proseguito per una determinazione della Soprintendenza che ne ha generato il fermo. Ora si riparte da Illegio. Magari da quei «Monti di Dio» che erano tra le ipotesi espositive per il 2014.
Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 16:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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