Visite in carcere, la Santanchè:
«Ha pianto parlando della figlia»

Giovedì 24 Luglio 2014
Un recente incontro pubblico con Galan e la Santanchè (archivio)
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MILANO - Giancarlo Galan ha ricevuto oggi le sue prime visite nel reparto ospedaliero del carcere di Opera. E' stato a trovarlo l'avvocato padovano e collega deputato Niccolò Ghedini, componente del suo collegio difensivo.

Un colloquio di circa un'ora, sui cui contenuti Ghedini ha mantenuto il riserbo. Il legale ha solo riferito che nel centro clinico sono state confermate tutte le diagnosi cliniche fatte dai medici negli ospedali (Padova ed Este) dove Galan è stato accolto nelle ultime due settimane, ovvero la frattura della gamba sinistra e i problemi circolatori correlati all'ingessatura e al diabete di cui il paziente soffre, con l'indicazione di continuare tutte le terapie che l'ex ministro ha fatto e sta facendo in questi giorni.

Più tardi anche la deputata di Forza Italia Daniela Santanché si è recata nel carcere milanese di Opera per far visita al collega Galan: «L'ho trovato combattivo e determinato, ma anche estremamente fragile e commosso al nome della figlia Margherita. Il pronunciamento della Camera sul suo arresto ha rappresentato un atto di giustizialismo. La mia non è una difesa d'ufficio nei confronti di Galan, ma una forma di libertà che - rinnovando la mia vicinanza a Giancarlo - vanto con un certo orgoglio», ha affermato l'esponente azzurra.

Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 07:56

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