Il giudice: «Il primario non è manager
deve fare 38 ore e timbrare»

Giovedì 24 Luglio 2014 di Antonella Santarelli
Il giudice: «Il primario non è manager deve fare 38 ore e timbrare»
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PORDENONE - I primari ospedalieri non sono equiparabili ai manager e, in ogni caso, sono tenuti a osservare un orario minimo di 38 ore settimanali e alla timbratura del badge. Questa in sintesi la sentenza, la prima del genere in Italia, emessa per altro in tempi da record (dopo sole 3 settimane dalla notifica), dal giudice del lavoro di Pordenone, Angelo Riccio Cobucci, che ha dato ragione all’Azienda ospedaliera di Pordenone, rigettando integralmente il ricorso presentato il 3 luglio dall’Anpo Ascoti Fials (Associazione sindacale nazionale dei primari ospedalieri), per presunta condotta antisindacale.



In particolare, spiega il legale dell’Azienda, Alberto Fontana, «l'Anpo chiedeva l'annullamento dei bandi per le selezioni per direttori delle strutture complesse di Chirurgia della mano e di Otorinolaringoiatria (pubblicati il 6 e il 23 maggio), affermando non solo di non essere stata coinvolta nella loro formulazione, ma anche che i direttori (ex primari), a differenza degli altri dirigenti medici, non sono tenuti nè a un orario minimo di lavoro di 38 ore settimanali né alla timbratura del badge, come indicato nei bandi». Nel giro di una settimana, l’Azienda ospedaliera si è opposta al ricorso, ritenendolo assolutamente infondato, eccependo tra l'altro sulla legittimazione ad agire del sindacato.



E il giudice ha accolto integralmente la tesi dell'Azienda Ospedaliera, patrocinata dagli avvocati Giulia Bevilacqua del Foro di Pordenone e da Michele Miscione del Foro di Bologna, ritenendo preliminarmente che l’Anpo non potesse neppure intentare la causa, non avendo una articolazione periferica sul territorio. «Entrando poi nel merito - riassume Fontana - ha sottolineato che i direttori di struttura complessa sono in ogni caso tenuti all'obbligo di 38 ore settimanali e alla timbratura del badge, anche se non fanno le notti e i turni festivi. Poichè "diversamente si contribuirebbe a creare ingiustificati privilegi". Da quanto ci consta - considera - questa è la prima volta che un giudice del lavoro si esprime in tal senso, mentre la Corte dei conti lo ha già fatto più volte, chiedendo il risarcimento dei danni ai medici sorpresi fuori servizio in orario d’ufficio». Dal canto suo l’Anpo si è limitato a far sapere che il giudice di Benevento si è invece espresso a favore dei primari in tema di orario minimo e che, presenterà reclamo contro la decisone di Riccio Cobucci entro 15 giorni. La normativa, va detto, si presta a molteplici interpretazioni e già da anni molte aziende fanno timbrare il cartellino anche ai primari, al fine di vedersi garantire un orario minimo.
Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 09:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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