PADOVA - Si è conclusa con 13 arresti (alcuni clamorosi) e 19 denunce una vasta operazione dei carabinieri di Padova contro la criminalità in città e provincia. I militari hanno arrestato 11 persone (per reati vari dal furto in flagranza allo spaccio di sostanze stupefacenti); altri due persone molto conosciute sono invece finite in manette per un'estorsione ai danni di un imprenditore.
In particolare, nella rete dei carabinieri, oltre a spacciatori e pregiudicati sorpresi a compiere svariati furti sul territorio, sono finiti Nerio Corò, 46 anni veneziano, allenatore del Noventa di Piave calcio e Stefano Costa, 37 anni di Campese (Vicenza), candidato per il M5s a Bassano, responsabili di rapina aggravata in concorso, estorsione e sequestro di persona ai danni di un imprenditore 56enne del Padovano.
L'uomo, a novembre del 2013, aveva subito un "sequestro lampo" per la cui liberazione erano stati chiesti come riscatto 200.000 euro. L'imprenditore, una volta liberato, aveva subito diverse minacce dai due indagati per rispettare il pagamento. La vittima si è quindi rivolta ai carabinieri di Cittadella, che hanno identificato i due presunti estorsori. Particolare curioso è che i due malviventi si erano presentati quali affiliati alla 'ndrangheta.
Tutti i particolari sul Gazzettino di Venezia e Padova in edicola il 24 aprile
Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 07:26
In particolare, nella rete dei carabinieri, oltre a spacciatori e pregiudicati sorpresi a compiere svariati furti sul territorio, sono finiti Nerio Corò, 46 anni veneziano, allenatore del Noventa di Piave calcio e Stefano Costa, 37 anni di Campese (Vicenza), candidato per il M5s a Bassano, responsabili di rapina aggravata in concorso, estorsione e sequestro di persona ai danni di un imprenditore 56enne del Padovano.
L'uomo, a novembre del 2013, aveva subito un "sequestro lampo" per la cui liberazione erano stati chiesti come riscatto 200.000 euro. L'imprenditore, una volta liberato, aveva subito diverse minacce dai due indagati per rispettare il pagamento. La vittima si è quindi rivolta ai carabinieri di Cittadella, che hanno identificato i due presunti estorsori. Particolare curioso è che i due malviventi si erano presentati quali affiliati alla 'ndrangheta.
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