PADOVA - Era nato per aiutare gli stranieri indigenti, oppressi da povertà e guerra. Ma l'attività dell'ambulatorio odontoiatrico gestito da Caritas e Cuamm in via Duprè 26, zona Arcella, negli ultimi tempi ha conosciuto da vicino un fenomeno nuovo: a rivolgersi ai cinque dentisti - un siriano, un pachistano e tre italiani - che prestano cure gratuite, sono per il 24% padovani che non riescono a sbarcare il lunario, disoccupati che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, divorziati con figli minorenni a carico e il conto in rosso. «Tra il 2010 e il 2011 è emerso un numero crescente di nuovi utenti italiani - spiega don Luca Facco, direttore della Caritas di Padova - Persone colpite dall'indigenza per gli effetti della crisi e per la perdita del lavoro, ma anche senza fissa dimora».
Ultimo aggiornamento: 10:03
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