PADOVA - Pretendeva che moglie e figlia indossassero il velo. E se non obbedivano venivano sottoposte a continui pestaggi. Neppure dopo essere finito agli arresti domiciliari a casa di parenti per aver violato il divieto ha smesso di perseguire il suo obiettivo. Tanto che, una volta ottenuta la revoca della misura cautelare, ha pensato bene di riprendere ad importunare le due donne tempestandole di telefonate nel tentativo di costringerle a ritrattare le accuse. A.S., operaio marocchino di 46 anni, residente in un quartiere periferico della città, padre padrone tra le mura di casa, è andato incontro ad un pesante rimbrotto da parte del giudice Beatrice Bergamasco.
Ultimo aggiornamento: 14:37
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