Luxottica, dopo Guerra lascia
anche Cavatorta: il titolo crolla

Lunedì 13 Ottobre 2014
Enrico Cavatorta e Leonardo Del Vecchio
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AGORDO - Nuovo terromoto al vertice di Luxottica e il titolo crolla. Enrico Cavatorta lascia la guida del gruppo dopo soli 30 giorni. Il manager del gran rifiuto, stimato dal presidente Leonardo Del Vecchio che l'aveva voluto come amministratore delegato sul ponte di comando dopo l'addio di Andrea Guerra avvenuto meno di due mesi fa, ha deciso ieri, dopo un colloquio cordiale di 3 ore con il presidente nella nuova sede di Piazza Cadorna. Oggi il cda si esprimerà sulla proposta del presidente di cooptare Massimo Vian.



I titoli Luxottica, dopo essere stati congelati per eccesso di ribasso in avvio e un tonfo del 10% nelle prime fasi di contrattazioni, cedono oltre il 7%.



Del Vecchio ha deciso di proporre al cda convocato per oggi di cooptare Vian nel ruolo di co-amministratore delegato con le deleghe per l'area Operations e Prodotto e, ad interim, quelle per le funzioni Corporate e Mercati. Lo si legge in una nota.



Luxottica aggiunge che «il processo di selezione del co-ceo Mercati procede sulla base di una lista di candidati di elevato profilo». «Alla luce dei solidi risultati del terzo trimestre - prosegue la nota - Luxottica ritiene di poter procedere in tale ricerca nei tempi necessari a prendere la decisione migliore».



Sono ore delicate per Luxottica. All'epicentro del sisma c'è una famiglia numerosa e non proprio unita, almeno negli affari. È la prima volta che il patron di Luxottica, padre di 6 figli avuti da 3 relazioni differenti, si trova alle prese con questioni che vanno al di là delle scelte operative o strategiche per il gruppo.



Lo strappo con Andrea Guerra, del resto, si era consumato proprio per questioni di strategia industriale, mentre qui si tratta di mettere ordine tra gli azionisti, che sono poi i famigliari dello stesso Del Vecchio, dopo la richiesta dell'attuale moglie, che è madre di Leonardo Maria Del Vecchio, di entrare in società con il 25% delle azioni. Una richiesta che rende necessaria la limatura del pacchetto pari al 16,38 di Delfin, la cassaforte di famiglia, titolare del 61,35% di Luxottica, in mano a ciascuno dei figli. Del Vecchio possiede solo l'1,72% della scatola finanziaria e dispone delle quote in mano ai figli a titolo di usufrutto, quindi, in caso di successione, si potrebbe aprire un contenzioso legale tra la signora Zampillo ed almeno 5 dei 6 figli di Del Vecchio sulle rispettive quote di spettanza.



Sulla limatura degli attuali pacchetti in dote ai Del Vecchio junior, però, la situazione è complicata dal rifiuto dell'attuale compagna di Del Vecchio, Sabrina Grossi, madre e per questo rappresentante dei minori Luca e Clemente, che non sembra proprio disposta ad accettare le condizioni proposte. Per questo, forse, l'ingresso di Milleri in Cda potrebbe consentire a Del Vecchio di trovare un punto di mediazione in famiglia.
Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 09:53
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