L’Isis, le parole di Fini
e la libertà di opinione

Martedì 16 Settembre 2014
Caro direttore,

il Gazzettino ospita editoriali di Massimo Fini il quale, di recente, ha proposto una visione assai discutibile sugli islamici integralisti dell’Isis. L’ultima “perla”, venerdì scorso: “L’Isis, l’islamismo radicale e guerriero, offre con i suoi valori, giusti o sbagliati che siano, uno sfogo a queste esigenze di spiritualità oltre a quella di non sprecare una vita basata sul niente, sul nulla.”.



Evidentemente sterminare cristiani, yazidi, turcomanni, esecuzioni di massa di prigionieri o decapitarli filmando e postando il tutto su Youtube per Fini è un modo efficace di mettere a frutto la vita. Fermo restando il diritto di esprimere liberamente opinioni, mi interrogo sull’opportunità di offrire una tribuna a certe tesi (peraltro, immagino, pagandole profumatamente).




Lorenzo Colovini

Venezia




------



Caro lettore,

anche in questo caso, come è successo altre volte, il mio punto di vista è assai diverso da quello di Massimo Fini. Lui è un figlio deluso (ma acuto e provocatorio) della società occidentale che disprezza intimamente e considera ormai irrimediabilmente malata, moribonda. Io non sono un cieco difensore dell'Occidente e i suoi valori, ma mi limito a constatare che la società occidentale, per quanto imperfetta e fonte di disuguaglianze, sia sempre preferibile a tutti gli altri modelli sociali ed economici proposti o sperimentati finora dall'uomo. Quindi tra il nostro modello di vita e quello propugnato dai fanatici fautori dell'Islam, non ho dubbio alcuno su cosa scegliere. Anzi poichè l'Isis propugna la distruzione dell'Occidente, credo sia del tutto legittimo che noi ci organizziamo per mettere questi fanatici mercanti di morte in condizioni di non nuocere, con le buone o con le cattive.



A questo punto lei si chiederà perchè, se questo è il pensiero del direttore, il Gazzettino pubblica le opinioni di Fini. La risposta è semplice: perchè quello di Massimo è uno spazio di libertà o, se preferisce, di autonomo pensiero, talvolta condivisibile, talvolta assai meno. Ma la ragion d'essere della sua rubrica sta proprio qui: nell'offrire punti di vista diversi, chiavi di lettura non scontate anche se non raramente urtanti. Nelle terre dell'integralismo islamico non potrebbe farlo, nella decrepita Italia sì. E anche in questo sta il primato della nostra civiltà.



Ps: la tranquillizzo, tra i pregi e difetti di Fini non c'è quello di essere esoso: i suoi scritti sono pagati il giusto, non profumatamente.
Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 13:35

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci