Schede telefoniche, ecco quanto possono valere quelle rare

Martedì 15 Aprile 2014 di Emanuela Vernetti
Schede telefoniche, ecco quanto possono valere quelle rare
C’ quella raffigurante i personaggi dei cartoni animati pi famosi, quella che invece ritrae animali o persino il volto di un imprenditore.

Le schede telefoniche saranno state pure soppiantate dai moderni smartphone, eppure conservano ancora oggi un indiscutibile fascino per il collezionista fai da te.







«Chi colleziona tessere telefoniche solitamente non è un vero esperto del settore. Lo fa per divertimento, per soddisfare il proprio senso estetico, vista la grande varietà di tematiche e perché no, per tornare indietro nel tempo, per passione» racconta Osman D’Angelo.



E lui, all’interno della sua bottega, nel cuore di Napoli da oltre trent’anni, ne ha visti tanti di ragazzini un po’ cresciutelli che, ansiosi, gli hanno sottoposto diversi esemplari di schede telefoniche.

«Molte non valgono tanto ma il segreto è quello di leggere la tiratura in fondo alla scheda. La maggior parte sono oltre 1 milione, ma se capita quella con tiratura 20 mila, bè il discorso cambia».



In realtà non ci si arricchisce poi tanto nemmeno con le più rare: le schede telefoniche che riportano il logo della Sip, le vere mosche bianche, sono valutate intorno a qualche decina di euro mentre quelle a tiratura oltre un milione, le più comuni, valgono solo 0,50 centesimi al pezzo.



«Non a caso, questo è un mercato per appassionati. Il vero elemento che rende queste schede telefoniche appetibili è il retro, uno spazio che spesso ospitava la pubblicità di un privato dell’epoca, di una ditta e anche le effigi degli idoli di allora: da Maradona a Padre Pio».



Piccoli tasselli di un passato recente, le schede telefoniche testimoniano anche il passaggio dalla Lira all’euro e l’avvento dei telefonini.

«E’ tutt’ora vivo un settore del collezionismo che raccoglie le schede magnetiche delle ricariche telefoniche, fin dalla loro prima uscita. Questa tendenza si è poi sviluppata allargando l’attenzione ad ogni tessera plastificata».



Perciò, occhio a badge, cartellini di ingresso a palestre e persino alle carte punti dei supermercati o delle pompe di benzina. In futuro, perché no, potrebbero rappresentare degli ottimi pezzi da collezione.



1.La grande varietà di tematiche e illustrazioni ha da sempre solleticato la curiosità dei collezionisti fai da te

2. Un metodo rapido per verificare che la scheda telefonica sia di valore è quello di leggere la tiratura. Quelle a tiratura 20 mila o 50 mila sono le più rare.

3. Le vere mosche bianche sono quelle che riportano il logo della Sip

4. Il retro delle schede telefoniche ospitava spesso la pubblicità di un privato. Anche un imprenditore dell’epoca scelse questo spazio.

5. Molte schede telefoniche testimoniano anche il passaggio dalla Lira all’euro, indicando entrambi gli importi.

6.E’ una scheda telefonica realizzata in America raffigurante l’idolo mondiale Maradona

7.Anche il mistico è entrato a pieno titolo nel business del collezionismo. Questa scheda telefonica è stata realizzata in occasione della beatificazione di Padre Pio

8.Alcune schede telefoniche hanno veicolato anche un messaggio sociale. Nel 2000 la Telecom ne realizzò una serie contro la camorra, con il patrocinio del comune di Napoli.

9.Un nuovo filone collezionistico è quello che riguarda le tessere magnetiche delle ricariche telefoniche.

10.La tendenza attuale è anche quella di collezionare ogni tipo di tessera plastificata: dalla scheda punti del supermercato a quella della pompa di benzina
Ultimo aggiornamento: 12:51

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