Dopo tanti anni di assenza dall’isola, manco da circa 32 anni, sono riuscito a stare alcuni giorni a Pellestrina, dove nacqui.
Ho constatato un degrado della costa allucinante che non valorizza certo l’isola di Pellestrina e che non fa onore a nessuno, neppure alla città di Venezia, già martoriata dal degrado di un turismo poco attento alle bellezze e all’arte per cui si è in visita. Nessuna città merita il degrado che si nota in giro, nessuna città deve lasciare spazio alla disattenzione e cura dell’ambiente: cittadini e istituzioni comprese. Siamo tutti responsabili, perché spesso degrado chiama degrado e con facilità lasciamo a terra le nostre immondizie: visto che ce ne stanno già una in più o in meno non pesa.
Non è la via migliore per sollevarci, ma semmai l’esatto contrario: raccogliere e depositare negli appositi cestini o contenitori (svuotandoli ogni tanto), pulire e ordinare lo spazio di spiaggia utilizzato, sensibilizzarsi sempre più a concepire l’ambiente come reale nostra casa abitativa, per cui dignitosa e accogliente. Sono rimasto allibito nel vedere, o meglio nel non vedere più non solo la spiaggia ma gli scogli stessi, in quanto coperti da sabbia, da arbusti e da detriti di ogni genere. Il tratto più impervio va dal Sestier Vianelli a Cà Roman.
Ho portato con me degli ospiti e la figura fatta mi sta ancora indigesta. Alle istituzioni chiederei più attenzione a 360 gradi e a chi vi abita e a chi la visita o la vive per le vacanze, maggiore attenzione alla pulizia per il bene comune e sfruttabile anche negli anni avvenire. Grazie mille. Pellestrina ce la puoi fare!
Busatto Adriano