La Lucchini chiude l'altoforno. Duemila e 500 operai a rischio. Papa Francesco: «Commosso dalla vostra storia»

Mercoledì 23 Aprile 2014
La Lucchini chiude l'altoforno. Duemila e 500 operai a rischio. Papa Francesco: «Commosso dalla vostra storia»
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Oggi l'ultimo giorno di alimentazione dell'altoforno della Lucchini, storica acciaieria di Piombino. Il gigante simbolo della città toscana subirà un periodo di riposo forzato: per una ventina di giorni, un mese al massimo, sarà caricato solo con il coke e non con il minerale, passando a quello che in gergo è definito lo stato di stand by.



Duemila e cinquecento operai rischiano il posto di lavoro. L'eco lotta dei lavoratori di Piombino è arrivata fino al Vaticano. Papa Francesco, infatti, ha risposto a un videomessaggio degli operai e ha chiesto «ogni sforzo di creatività e di generosità» per chi perde il lavoro e per i disoccupati «a causa dello spreco e della crisi economica». «Per favore aprite gli occhi e non rimanete con le mani incrociate!», ha detto.



«Ho ricevuto un video-appello da parte degli operai di Piombino inviatomi prima della chiusura dell'altoforno, che mi ha davvero commosso: sono rimasto triste», afferma Papa Francesco, al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro. «Cari operai e cari fratelli - prosegue - sui vostri volti era dipinta una profonda tristezza e preoccupazione da padri di famiglia che chiedono solo il loro diritto di lavorare per vivere dignitosamente e per poter custodire, nutrire ed educare i propri figli».



A loro, il Papa assicura la sua «vicinanza e preghiera» ed esorta: «Non scoraggiatevi! Il Papa è accanto a voi e prega per voi, affinchè quando si spengono le speranze umane rimanga sempre accesa la speranza divina che non delude mai. Vi abbraccio fraternamente e a tutti i responsabili chiedo di compiere ogni sforzo di creatività e di generosità per riaccendere la speranza nel cuore di questi nostri fratelli e nel cuore di tutte le persone disoccupate a causa dello spreco e della crisi economica. Per favore - è l'appello conclusivo di Papa Francesco a tutti i responsabili- aprite gli occhi e non rimanete con le mani incrociate».



«Perché cercate tra i morti colui che è vivo?». È la domanda, riecheggiante quella dell'angelo ai discepoli dopo la Risurrezione di Cristo, che papa Francesco ha invitato oggi i fedeli a ripetere, per cogliere la consapevolezza che «Gesù è vivo» e «abita nel mondo», e non bisogna chiudersi nell'«egoismo» o nell' «autocompiacimento», né soprattutto lasciarsi sedurre da «poteri terreni di questo mondo», dalle «vanità mondane», dal «denaro e dal successo», cercando così «la vita tra le cose morte».
Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 10:49

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