TERNI - Gli operai dell'Ast hanno bloccato i
traffico sul Raccordo Terni-Orte in entrambe le direzioni. Lo hanno fatto nel corso di una nuova manifestazione spontanea che si sta svolgendo al momento tranquillamente.
Il governo lo aveva assicurato mercoledì: entro un giorno sarebbe stata sbloccata la questione stipendi all'Ast di Terni, dove al piano di tagli e licenziamenti si è sommato ora il problema della mancata erogazione dei salari degli operai, che per la prima volta nella storia delle acciaierie non si sono visti erogare le paghe nei tempi previsti. Invece, siamo a venerdì sera e il problema non è stato minimamente risolto.
E allora la mobilitazione dei lavoratori ternani, che in realtà non si è mai interrotta, riparte con ulteriore slancio. Gli operai (circa 700) sono di nuovo in corteo e sono diretti verso la superstrada (il raccordo Terni-Orte). "Non possiamo tollerare oltre questa situazione - commenta Stafano Garzuglia, della Rsu di Ast - bisogna mantenere gli accordi presi e soprattutto bisogna dare ai lavoratori ciò che spetta loro".
Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 13:51
traffico sul Raccordo Terni-Orte in entrambe le direzioni. Lo hanno fatto nel corso di una nuova manifestazione spontanea che si sta svolgendo al momento tranquillamente.
Il governo lo aveva assicurato mercoledì: entro un giorno sarebbe stata sbloccata la questione stipendi all'Ast di Terni, dove al piano di tagli e licenziamenti si è sommato ora il problema della mancata erogazione dei salari degli operai, che per la prima volta nella storia delle acciaierie non si sono visti erogare le paghe nei tempi previsti. Invece, siamo a venerdì sera e il problema non è stato minimamente risolto.
E allora la mobilitazione dei lavoratori ternani, che in realtà non si è mai interrotta, riparte con ulteriore slancio. Gli operai (circa 700) sono di nuovo in corteo e sono diretti verso la superstrada (il raccordo Terni-Orte). "Non possiamo tollerare oltre questa situazione - commenta Stafano Garzuglia, della Rsu di Ast - bisogna mantenere gli accordi presi e soprattutto bisogna dare ai lavoratori ciò che spetta loro".