Renzi lancia il guanto di sfida alla Ue
«Adesso mi prendo la flessibilità»

Lunedì 15 Settembre 2014 di Alberto Gentili
Renzi e Padoan
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ROMA Se vogliono farci la guerra, andremo alla guerra. Ma noi intanto ci andiamo a prendere la flessibilit senza chiedere l’autorizzazione preventiva a Bruxelles». Ora che si avvicina la stretta sulla legge di stabilità, adesso che si fa sempre più difficile rastrellare i tagli alla spesa per 20 miliardi, Matteo Renzi e (con più prudenza) Pier Carlo Padoan hanno definito la strategia per evitare che «l’Italia muoia di rigore».



Ed è una strategia che suona più o meno così: il governo a metà ottobre presenterà una legge di stabilità che non centrerà gli obiettivi di bilancio (1,8% deficit-Pil nel 2015), pur restando sotto il 3%. Evitando, in questo modo, di dover procedere ad altre manovre correttive dei conti per ulteriori 20-22 miliardi. In cambio, però, Renzi e Padoan offriranno alla nuova Commissione di Jean-Claude Juncker un pacchetto di riforme strutturali, dalla Pubblica amministrazione, alle riforme della giustizia civile e della scuola, al nuovo mercato del lavoro con «l’ammodernamento» dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.



IL NODO DELLA SOVRANITÀ

In più, secondo il ministro Padoan, il nostro governo dovrebbe accettare la supervisione della Commissione sull’attuazione delle riforme. Quella supervisione caldeggiata dal presidente della Banca centrale europea Mario Draghi e dal nuovo super vicepresidente della Ue Yjrki Katainen. Una sorta di commissariamento? Una cessione di sovranità? Più o meno. Ma entrambi ben pagati, visto che potrebbero evitare al governo altre manovre lacrime e sangue. Non a caso Padoan ha chiuso l’Ecofin di sabato definendo «utile il controllo dell’Europa sull’attuazione delle riforme».



Renzi però non è d’accordo e domani in Parlamento, presentando il programma dei "Mille giorni", dovrebbe scagliarsi contro questa ipotesi. «Le riforme le decidiamo noi e non Bruxelles», ha detto ieri ai suoi collaboratori, «nessuno pensi di commissariarci. Nessun trattato consente all’Europa di fare le riforme al posto nostro».
Ultimo aggiornamento: 21:31

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