ROMA - Silvio Berlusconi è arrivato al palazzo che ospita l'Auletta dei gruppi parlamentari dove si svolgerà l'assemblea dei Grandi elettori di FI per il Quirinale. Prima dell'ex premier, tra gli altri, erano arrivati all'incontro i parlamentari Mariastella Gelmini, Paolo Romani, Cinzia Bonfrisco, Augusto Minzolini e Michaela Biancofiore.
Incontro interlocutorio, in mattinata, tra il Cavaliere e Matteo Renzi. «Siamo ancora alla tattica», spiegano fonti ben informate. Il premier avrebbe insistito sul nome di Sergio Mattarella ed il Cav avrebbe fatto resistenza. Domani mattina, a quanto si apprende, i due si rivedranno.
Nei prossimi giorni ci saranno altri incontri con Renzi per arrivare ad un nome condiviso.«Non abbiamo ancora individuato un candidato» per il Quirinale. «Saremo in consultazione permanente per arrivare a un nome per il Capo dello Stato che possa darci garanzie», avrebbe detto Silvio Berlusconi ai Grandi elettori di FI. «Non avremo un candidato di bandiera. Quanto alle prime tre votazioni, scheda bianca». «Il nome maturerà piano piano, a nessuno conviene far saltare l'accordo».
Berlusconi avrebbe detto di no ad una figura radicata nel partito di sinistra. «Su alcuni candidati proposti abbiamo detto no e il no è stato accettato», sarebbero state le sue parole rivolte all'ex sindaco di Firenze. «Fare nomi non è gentile, ma i pericoli grandi sono scampati. Abbiamo fatto bene a siglare il patto del Nazareno perché Renzi si è iniziato a prefigurare come diverso dalla vecchia sinistra».
Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 08:25
Incontro interlocutorio, in mattinata, tra il Cavaliere e Matteo Renzi. «Siamo ancora alla tattica», spiegano fonti ben informate. Il premier avrebbe insistito sul nome di Sergio Mattarella ed il Cav avrebbe fatto resistenza. Domani mattina, a quanto si apprende, i due si rivedranno.
Nei prossimi giorni ci saranno altri incontri con Renzi per arrivare ad un nome condiviso.«Non abbiamo ancora individuato un candidato» per il Quirinale. «Saremo in consultazione permanente per arrivare a un nome per il Capo dello Stato che possa darci garanzie», avrebbe detto Silvio Berlusconi ai Grandi elettori di FI. «Non avremo un candidato di bandiera. Quanto alle prime tre votazioni, scheda bianca». «Il nome maturerà piano piano, a nessuno conviene far saltare l'accordo».
Berlusconi avrebbe detto di no ad una figura radicata nel partito di sinistra. «Su alcuni candidati proposti abbiamo detto no e il no è stato accettato», sarebbero state le sue parole rivolte all'ex sindaco di Firenze. «Fare nomi non è gentile, ma i pericoli grandi sono scampati. Abbiamo fatto bene a siglare il patto del Nazareno perché Renzi si è iniziato a prefigurare come diverso dalla vecchia sinistra».
