Renzi rinuncia alla partita del cuore:
polemiche ridicole, era beneficienza

Mercoledì 23 Aprile 2014
Renzi rinuncia alla partita del cuore: polemiche ridicole, era beneficienza
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Matteo Renzi rinuncia alla Partita del cuore e fa sapere dalla sua pagina Facebook che il 19 maggio non scenderà in campo per un'iniziativa benefica, il cui ricavato sarebbe stato girato a Emergency. Lo fa in seguito alle polemiche del M5S che chiamando in causa la par condicio si erano opposti alla trasmissione del match su Rai 1 a pochi giorni dalle elezioni europee.



«Maggio 2013, Torino. Mi invitano - scrive il presidente del Consiglio ricordando un precedente- alla partita del cuore, allo Juventus stadium. Anche un cuore viola come il mio deve ammettere che è bellissimo. E la città risponde alla grande: beneficenza, emozioni, divertimento. Torno negli spogliatoi e scatta in me l'istinto della competizione. Il prossimo anno facciamo la partita a Firenze, propongo. Ci danno l'ok e destiniamo l'incasso a Emergency. Sono felice. Poi, come noto, cambio mestiere».



«Qualche giorno fa - continua Renzi - mi chiama Gino Strada e mi chiede di rilanciare l'attenzione dei media, di aiutare anche nel mio nuovo ruolo, per fare della partita un'occasione di sostegno per i progetti di Emergency. Lo faccio volentieri. E qui casca l'asino, anzi il Grillo cinque stelle mi accusa di strumentalizzare il calcio in campagna elettorale, di volere la diretta tv per conquistare voti. I miei amici si domandano con la consueta gentilezza se mi hanno mai visto giocare per pensare che un mio assist sposti voti. Ma il punto non è questo. Il punto e che grazie alla rabbia e alla paura dei grillini per la prima volta si sporca un evento come la partita del cuore che da anni unisce gli italiani. Strumentalizzare gli 80 euro, i segreti di stato, gli investimenti sulle scuole è ancora polemica politica. Strumentalizzare la beneficenza no».



«Ho deciso allora di non giocare la partita del cuore di quest'anno. Anche se mi costa dal punto di vista personale perchè siamo fatti di carne e giocare con Baggio, Batistuta e Antognoni per uno come me che ama il calcio (non ricambiato, lo so) era un piccolo sogno: inutile nascondersi, siamo uomini. Però sono il presidente del consiglio di un paese che non merita polemiche ridicole come questa», conclude Renzi.
Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 12:30

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