Poletti: «Allo studio pensioni flessibili
I contratti a tempo indeterminato
siano meno cari del 10 per cento»

Mercoledì 16 Aprile 2014
Il ministro Poletti
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C' un'ipotesi di lavoro per una flessibilizzazione del pensionamento per chi perda il posto allo studio del governo: lo ha detto oggi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al videoforum di Repubblica Tv. Il ministro annuncia dalla prossima settimana l'apertura di un confronto con l'Inps e le commissioni Lavoro per gli esodati e non solo.



«Ci sono tante imprese che sarebbero disponibili ad anticipare una buonuscita perché hanno bisogno di ricambio - dice Poletti - Sto lavorando a un'idea molto semplice: ti manca un anno al pensionamento? Ti dò un assegno che non è la pensione fino a quando raggiungi i termini. Per questo anno la tua impresa continua a pagare i contributi previdenziali come tu fossi tornato a lavorare e l'assegno che ti ho dato un po' me lo restituisci nei tuoi 30 anni di pensione e un po' te lo paga lo Stato».



Poletti: «Sugli esodati grave ingiustizia, ma si rischiava la bancarotta». «Quando è stata approvata «'Italia rischiava la bancarotta, ma la riforma Fornero ha prodotto delle ingiustizie gravi - dice Poletti - A partire da un lavoro avviato dal ministro Giovannini stiamo tentando di costruire una soluzione che riguardi tutti gli esodati, perché continuare come negli ultimi anni con interventi di salvaguardia solo di gruppi di persone produce un effetto collaterale drammatico perchè gli altri si sentono ingiustamente esclusi. Per realizzare uno scivolo verso la pensione le risorse necessarie sono tante e dobbiamo decidere dove metterle. Credo che abbiamo il dovere di postarle innanzitutto nei confronti di quelle persone che non hanno reddito, che hanno perso il lavoro e non sono arrivate alla pensione».




«Il lavoro a tempo indeterminato sia meno caro di oltre il 10%». «Il contratto a tempo indeterminato deve costare di meno di quello a termine di almeno il 10% - dice il ministro - Sulla legge delega, se il Parlamento entro fine anno chiuderà la parte che gli compete, noi saremo in grado entro metà 2015 di concludere la riscrittura del codice del lavoro. Vogliamo rivoluzionare tutto l'impianto. Avremo bisogno di un contratto temporaneo, perché ci sono attività stagionali o con picchi, e di un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. E' importante osserva il ministro, sottolineando l'importanza che siano «in equilibrio dal punto di vista dei costi. L'imprenditore deve potere e dover scegliere o il tempo indeterminato perchè gli conviene o il termine perchè lo lascia più libero».



«Prossima settimana punto su cig in deroga». «Sulla cassa integrazione in deroga è in corso in questi giorni un lavoro di ricognizione e mi auguro che alla fine della prossima settimana si possano avere dati puntuali e coordinati - ha detto il ministro - Il ministero sta facendo la connessione e l'allineamento dei dati, mentre alle Regioni abbiamo chiesto di verificare i criteri di distribuzione».
Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 07:07

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