Giustiziato dalla camorra con un colpo alla nuca: il corpo abbandonato nella neve

Venerdì 30 Gennaio 2015 di Bianca Bianco
Giustiziato dalla camorra con un colpo alla nuca: il corpo abbandonato nella neve
Il sangue si staglia evidente nella neve. E' quello di Attilio Di Grezia, 30enne di Mercogliano, in provincia di Avellino, e presunto affiliato al clan Cava, trovato cadavere a Campo di Spina.



Lì, a 975 metri, tra la neve caduta in questi giorni e davanti il rifugio bivacco dedicato agli escursionisti che vogliono raggiungere Montevergine, i killer hanno abbandonato il suo corpo privo di vita.







Gli hanno sparato quattro volte con una pistola: tre volte all'addome, una volta alla nuca. Un'esecuzione di camorra, compiuta altrove, terminata lassù, tra i faggi del bosco del Cupone, in pieno Parco del Partenio, al centro di un sentiero imbiancato. Il cadavere di Di Grezia era riverso supino a due passi dalla segnaletica della Comunità Montana, proprio al centro del bivio tra Vallifredda e Montevergine, poco lontano dalle tabelle che spiegano che un tempo in questi luoghi esistevano le neviere, antica fonte di sostentamento del Baianese.



Ad imbattersi nel corpo quasi congelato del giovane è stato, intorno alle 9,30 di ieri mattina, un cercatore di tartufi di Mugnano; la zona ne è ricca, l'escursionista era uno dei tanti che battono quei sentieri ricchi di tuberi. L'uomo si è accorto del fagotto al centro della strada, è sceso dall'auto e quando si è reso conto che si trattava di un morto ha chiamato i vigili urbani del Comando di Mugnano.

I caschi bianchi hanno raggiunto l'area insieme ai carabinieri sfidando i tornanti ghiacciati ed arrivando alla rada circondata dal faggeto subito circoscritta dal nastro bianco e rosso della Scientifica. Il cadavere di Di Grezia era cristallizzato nella posizione di chi è stato colto di sorpresa: le braccia in alto, le gambe scomposte, gli occhi aperti, una maglietta bianca alzata sul torace completamente intrisa di sangue. Indosso aveva anche un giubbotto nero, un paio di jeans e scarpe da ginnastica poco adatte al clima rigido di quelle altitudini.



Particolari che, insieme all'esame della salma effettuato dal medico legale Carmen Sementa, avrebbero confermato che il trentenne è stato picchiato selvaggiamente, ucciso probabilmente altrove almeno ventiquattro ore prima del ritrovamento e poi trasportato a Campo di Spina e abbandonato come la carcassa di un animale. I primi rilievi, coordinati dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Avellino Maria Teresa Venezia sono stati accompagnati da operazioni lunghe, rese difficili anche dal ghiaccio.



Solo in serata l'identità dell'uomo è stata resa nota, e con quella anche l'ipotesi che si sia trattato di un regolamento di conti interno al clan Cava. Il nome di Di Grezia spunta infatti tra i fascicoli dell'Operazione «Scacco agli estorsori», costola dell'operazione «Tempesta» con cui fu decapitato, nel 2008, il clan Cava, egemone nel Vallo di Lauro e con diramazioni anche nel capoluogo ed a Mercogliano. L'allora 24enne Di Grezia fu arrestato in quella occasione insieme a Bernardo Cava e Santolo Fabi per una serie di episodi estorsivi compiuti nei confronti di imprenditori dell'Avellinese. Poi un nuovo arresto nel 2009, con le stesse accuse, una condanna in primo grado e la scarcerazione nel duemiladodici. Un curriculum che pesa e lascia ipotizzare che Di Grezia sia stato vittima di un regolamento di conti.

Ora è caccia agli assassini che hanno giustiziato e abbandonato il 30enne. Si stanno mettendo a setaccio gli ambienti malavitosi della fascia del Partenio. Già ieri mattina a circa cinquecento metri dal cadavere è stato avvistato un furgone carico di legna forse rubata.



Il mezzo è stato poi trovato a Quadrelle, in località Morricone dagli agenti del Corpo forestale dello Stato, mentre due persone sono state ascoltate dai carabinieri. Secondo quanto emerso, non ci sarebbe collegamento con l'omicidio ma si tratterebbe di due persone scappate alla vista dei militari a Campo di Spina perché avevano caricato legname tagliato senza autorizzazione. Un giallo nel giallo.
Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 11:05

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci