Fao: dimezzamento fame nel mondo nel 2015 a portata di mano

Martedì 16 Settembre 2014
Fao: dimezzamento fame nel mondo nel 2015 a portata di mano
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a portata di mano l'Obiettivo di Sviluppo del Millennio della riduzione del 50% della fame nel mondo entro il 2015 se gli sforzi adeguati ed immediati verranno intensificati. Lo sottolinea il Rapporto sullo Stato dell'insicurezza alimentare nel mondo (Sofi) 2014 presentato dalla Fao, con Ifad e il Programma Alimentare Mondiale (Pam).



Il dossier «Ad oggi - precisa il Rapporto Sofi 2014 della Fao con Ifad e Pam - 63 Paesi in via di sviluppo hanno raggiunto l'obiettivo di dimezzare la percentuale di persone denutrite, e altri sei sono sulla buona strada. A livello globale negli dieci anni il numero delle persone che soffrono la fame è in calo di 100 milioni di persone. Se il dato è in discesa, tuttavia sono ancora 805 milioni le persone cronicamente sottoalimentate, circa uno su nove soffrono la fame» secondo il nuovo rapporto delle Nazioni Unite.



Josè Graziano da Silva Il Rapporto sullo Stato dell'insicurezza alimentare nel mondo, Sofi 2014, «è la prova provata che siamo in grado di vincere la guerra contro la fame, e dovrebbe ispirare i paesi ad andare avanti, con l'assistenza della comunità internazionale, se necessario». Così il Direttore Generale della Fao Josè Graziano da Silva, il direttore esecutivo del Pam Ertharin Cousin, e il presidente di Ifad Kanayo Nwanze scrivono nella loro prefazione alla relazione. Con il numero di persone denutrite rimanenti «inaccettabilmente alto», i capi delle agenzie Fao, Ifad e Pam hanno sottolineato «la necessità di rinnovare l'impegno politico per combattere la fame e per trasformarlo in azioni concrete».



Fare squadra In questo contesto, i tre leader delle agenzie internazionali hanno condiviso l'impegno scaturito dal vertice dell'Unione Africana lo scorso giugno «per porre fine alla fame nel continente africano entro il 2025». «L'insicurezza alimentare e la malnutrizione sono problemi complessi che non possono essere risolti da un settore o dei soggetti interessati da soli, ma devono essere affrontati in modo coordinato», hanno aggiunto, invitando i governi a collaborare strettamente con il settore privato e la società civile.
Ultimo aggiornamento: 23:35

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