Cottarelli: «In Italia i tagli usati per
nuove spese, a rischio calo tasse»

Mercoledì 30 Luglio 2014
Cottarelli: «In Italia i tagli usati per nuove spese, a rischio calo tasse»
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Si sta diffondendo la pratica di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sar trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa e il totale delle risorse gi spese «prima di essere state risparmiate ammonta ora 1,6 miliardi per il 2015». E' l'allarme lanciato dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli.



«Se si utilizzano risorse provenienti da risparmi sulla spesa per aumentare la spesa stessa, il risparmio non potrà essere utilizzato per ridurre la tassazione su lavoro», afferma il commissario Spending review, che fa espresso riferimento anche alle coperture per i pensionamenti della scuola del decreto Pa.



Il commissario, con un intervento nel suo blog, spiega che ritiene «essenziale» la riduzione della tassazione del lavoro «per una ripresa dell'occupazione in Italia». Ma soprattutto critica quella che definisce «una nuova pratica»: «la revisione della spesa come strumento per il finanziamento di... nuove spese».



«Si sta diffondendo la pratica - denuncia Cottarelli - di autorizzare nuove spese indicando che la copertura sarà trovata attraverso future operazioni di revisione della spesa o, in assenza di queste, attraverso tagli lineari delle spese ministeriali. Era già successo nella legge di Stabilità del 2014, nel decreto legge 4 di fine gennaio 2014 (per evitare il taglio delle spese fiscali) e nel decreto legge sulla pubblica amministrazione (per finanziare i pensionamenti dei funzionari "anziani"). Ora questa pratica sembra sia utilizzata per finanziare il pensionamento di alcuni lavoratori arrivati alla cosiddetta "quota 96" (una combinazione tra età e anni di servizio) e tenuti in servizio in base alle regole di pensionamento vigenti».



«Il totale delle risorse che sono state spese prima di essere state risparmiate per effetto di queste decisioni ammonta ora 1,6 miliardi per il 2015. risparmiate ammonta ora 1,6 miliardi per il 2015», sottolinea Cottarelli. Intendiamoci: tecnicamente, la copertura c'è. Ma questa è in realtà costituita da tagli lineari perché la promessa di future operazioni di revisione della spesa non può essere accettata come copertura sul piano giuridico».



Cottarelli spiega cosa significa. «Le risorse che deriveranno dalla revisione della spesa per il 2015 non potranno essere usate per la riduzione della tassazione (o del deficit o per effettuare altre spese prioritarie). Oppure si dovranno attivare i sopracitati tagli lineari. Credo sia una tendenza preoccupante».



Il commissario non nasconde che «possono sussistere mille buoni motivi per alcune nuove spese» ma sostiene che «se il Parlamento legittimamente decide di introdurre nuove spese dovrebbe contestualmente coprirle con tagli di spesa non lineare di pari entità, individuandoli per esempio tra le proposte di revisione della spesa già presentate dal Commissario in passato. Mi sembra che usare presunti tagli lineari - in apparenza molto diluiti sull'intera amministrazione - per la copertura di nuove spese riduce il costo politico inevitabilmente legato all'individuazione di coperture vere, concrete, selettive».

Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 16:04

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